L'osservazione mostra che le stelle del nostro Universo sono raggruppate in enormi sistemi stellari cui diamo il nome di galassie. Per tali sistemi viene adottata una classificazione morfologica che distingue:
Fig. 1.21 Schema della classificazione morfologica delle galassie.
Orientativamente, si può indicare che circa il 50% delle galassie osservate appartiene alla classe S, il 40% alla classe E, ed il restante 10% alle irregolari. Le masse di questi oggetti, così come ricavabili dalle proprietà fotometriche o dinamiche delle strutture, possono variare di molti ordini di grandezza. L'intervallo più esteso è coperto dalle ellittiche, che dalle ellittiche giganti cui sono attribuibili masse dell'ordine di 1013 masse solari (Mo) passa a circa 1010 Mo nelle ellittiche nane, quale il compagno di Andromeda M32, per scendere sino a 108 Mo nel caso delle nane sferoidali (Dwarf Spheroidals) che circondano la nostra Galassia. Tali masse vanno confrontate con le circa 1011Mo tipiche di galassie a spirale quale la nostra. Le irregolari sono in genere oggetti poco massicci; nel Gruppo Locale di galassie, per la Grande Nube di Magellano (che mostra peraltro evidenze di una barra) si può stimare una massa M pari a circa 5 109Mo.
Accanto a questa classificazione generale, esistono parallele classificazioni dettate da particolari evidenze osservative. Ricordiamo ad esempio la classe delle Galassie di Seyfert caratterizzate da nuclei particolarmente compatti e brillanti. Oggi si ritiene anche che i Quasar, oggetti di apparenza stellare (di cui cioè non si giunge a rivelare l'estensione) in alcuni casi radioemittenti e caratterizzati sempre da un forte effetto Doppler in allontanamento (redshift) siano anch'essi nuclei attivi di galassie estremamente lontane nello spazio e - tenuto conto del tempo di percorrenza della luce - nel tempo. Si ritiene che tali AGN (Active Galactic Nuclei) trovino la loro origine in fenomeni di accrescimento di materia su Buchi Neri massicci, con masse che possono raggiungere e superare le 108 Mo, posti al centro delle rispettive galassie.
Ricordiamo infine come talora le galassie siano a loro volta raggruppate in sistemi di ordine superiore che prendono il nome di ammassi di galassie. Tipico il vicino ammasso nella costellazione della Vergine, a circa 4 Mpc da noi, che entro dimensioni paragonabile a quelle che separano la Galassia dalla più vicina compagna di dimensioni paragonabili, Andromeda, annovera invece migliaia di galassie. La dinamica della materia nelle galassie e negli ammassi di galassie è un importante capitolo dell'astrofisica, collegato al più generale problema dell'origine e dell'evoluzione dell'Universo, che purtroppo esula dai limiti della presente trattazione.