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c01:a04

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Linea 1: Linea 1:
 +====== A1.4 Spettri stellari e tipi spettrali ======
  
 +<WRAP justify>
 +Abbiamo indicato come lo spettro di una sorgente stellare
 +corrisponda  in genere ad una distribuzione energetica di 
 +[[wp.it>Corpo_nero|corpo nero]] solcata da righe o bande di assorbimento. 
 +La distribuzione di
 +corpo nero ci assicura che la radiazione proviene da strati
 +stellari in cui le interazioni tra particelle e fotoni sono
 +sufficienti ad assicurare l'[[wp.it>Equilibrio_termodinamico|equilibrio termodinamico]] tra materia e
 +radiazione. Risulta peraltro ovvio che prima di lasciare la stella
 +tale radiazione debba fatalmente attraversare strati di bassa e
 +bassissima densità ove le interazioni tra radiazione e particelle
 +finiscono col diventare  sporadiche e  l'equilibrio termico non
 +può più essere realizzato. A conferma di ciò si consideri
 +che negli ultimi strati superficiali si è in presenza di un
 +flusso di radiazione uscente, mentre l'equilibrio termodinamico
 +richiederebbe una radiazione isotropa.
 +
 +Una radiazione elettromagnetica che attraversi un gas subisce
 +peraltro fenomeni di assorbimento, secondo la regola che vuole che
 +ogni gas sia in grado di assorbire la radiazione che sarebbe in
 +grado di emettere spontaneamente. A livello microscopico sappiamo
 +che tale regola è collegata ai livelli energetici  degli
 +elettroni legati ai nuclei: portando un elettrone su un livello
 +eccitato esso ritorna sul suo stato naturale emettendo un quanto
 +di luce di frequenza  che obbedisce alla relazione <m>h nu = Delta
 +E</m> dove <m>Delta E</m> è la differenza di energia tra i due livelli.
 +Analogamente, un elettrone è in grado di assorbire lo stesso
 +quanto di energia per portarsi dal suo livello naturale al livello
 +eccitato. Si noti che si è in presenza  di un assorbimento
 +transitorio, perché l'elettrone eccitato ritornerà sul suo
 +stato naturale emettendo nuovamente radiazione. Tale emissione è
 +peraltro isotropa e alla superficie di una stella tale meccanismo
 +implica che vengono estratti fotoni dal flusso uscente, producendo
 +le righe di assorbimento presenti nello spettro.
 +
 +Le righe presenti in uno spettro stellare dipenderanno quindi non
 +solo dalle specie atomiche presenti nell'atmosfera stellare ma
 +anche, e soprattutto, dalle temperature degli strati atmosferici.
 +Al crescere della temperatura cresce infatti l'energia delle
 +particelle e negli atomi aumenta il numero di elettroni che si
 +allontana dallo stato fondamentale  per collocarsi spontaneamente
 +su livelli eccitati o per passare in stati slegati 
 +(fenomeno della [[wp.it>ionizzazione]]). Ad ogni temperatura corrisponde quindi una
 +particolare distribuzione degli elettroni legati ai vari nuclei,
 +distribuzione che si riflette sulle  righe di assorbimento
 +presenti nello spettro stellare.
 +
 +{{:c01:fig1_20.jpg?400}}
 +
 +**Fig. 1.18** //Schema delle transizioni elettroniche indotte
 +dall'assorbimento di fotoni in atomi di idrogeno.  Atomi nello
 +stato fondamentale hanno elettroni nell'orbita più interna
 +(orbita K) ed i possibili assorbimenti producono una serie di
 +righe note come "serie di Lyman". Al crescere della temperatura
 +gli elettroni si spostano a popolare livelli superiori e
 +conseguentemente si hanno la "serie di Balmer" (da elettroni
 +sull'orbita L) nel visibile e la "serie di Paschen" (da elettroni
 +nell'orbita M) nell'infrarosso.//
 +
 +Così alle più basse temperature gli elettroni legati
 +all'idrogeno (fig. 1.18) saranno nello stato
 +fondamentale (nell'orbita inferiore), e passando da questo stato a
 +stati eccitati superiori produrranno righe di assorbimento solo
 +nell'estremo ultravioletto ([[wp>Lyman_series|Serie di Lyman]]). Al crescere
 +della temperatura  una consistente frazione degli elettroni si
 +sposta sul primo stato eccitato (la seconda orbita) e  nello
 +spettro appaiono le righe della [[wp.it>serie di Balmer]], nel visibile, e a
 +temperature ancora maggiori apparirà la [[wp.it>serie di Paschen]],
 +nell'infrarosso.
 +
 +Analogamente, anche gli atomi degli altri elementi presenti
 +nell'atmosfera produrranno ad ogni temperatura uno spettro di
 +assorbimento caratteristico della temperatura stessa. Poichè
 +nella materia stellare, formata essenzialmente da idrogeno ed
 +elio, sono in ogni caso sempre presenti tutti gli altri elementi,
 +sia pur con diverse abbondanze, la //presenza// di determinate righe o
 +bande in uno spettro è essenzialmente governata dalla
 +//temperatura//, mentre la //consistenza// di tali assorbimenti sarà
 +collegata all'//abbondanza// delle relative specie atomiche o
 +molecolari.
 +
 +Al variare della temperatura si presentano così nello spettro
 +righe di assorbimento caratteristiche (fig.1.19):
 +sulla base delle quali vengono definiti, in ordine di temperatura
 +decrescente, i [[wp.it>Classificazione_stellare|tipi spettrali]]
 +O, B, A, F, G, K, M, ognuno suddiviso in dieci sottoclassi (B0, B1, B2...B9, A0, A1...).
 +</WRAP>
 +\\
 +{{:c01:fig1_21.jpg?400}}
 +\\
 +//**Fig. 1.19** Intensità delle righe di assorbimento
 +nel visibile di diversi elemento al variare del tipo spettrale.//
 +
 +^  Spettro ^  B-V  ^  Te  ^ M<sub>V</sub> ^  
 +| O5       -0.35 |   35500  |   -5.7 |
 +| B0       -0.30 |   25000  |   -4.1 |
 +| B5       -0.16 |   17200  |   -1.1 |
 +| A0        0.00 |   12300  |   +0.7 |
 +| A5       +0.15 |    9900  |   +2.0 |
 +| F0       +0.30 |    8350  |   +2.6 |
 +| F5       +0.45 |    7100  |   +3.4 |
 +| G0       +0.57 |    6240  |   +4.4 |
 +| G5       +0.70 |    5620  |   +5.1 |
 +| K0       +0.89 |    4930  |   +5.9 |
 +| K5       +1.18 |    4100  |   +7.3 |
 +| M0       +1.45 |    3560  |   +9.0 |
 +| M5       +1.75 |    3110  |   +11.8 |
 +
 +//**Tab. 2** Corrispondenza tra tipo spettrale, indice di colore,
 +temperatura efficace e magnitudine V assoluta per stelle di disco
 +di Sequenza Principale.//
 +<WRAP justify>
 +A basse temperature sono presenti nel visibile gli assorbimenti di
 +molecole e elementi pesanti (i cosiddetti [[wp.it>Metallicità|metalli]]) neutri, quali, ad
 +esempio, le righe del FeI = ferro non ionizzato. Le righe
 +dell'idrogeno sono assenti perchè tale elemento è nel suo
 +stato fondamentale e le righe della serie di Lyman cadono
 +nell'ultravioletto. Aumentando la temperatura si dissociano le
 +molecole mentre appaiono le righe di metalli ionizzati, ad esempio
 +FeII= ferro ionizzato una volta. Appaiono anche le righe della
 +serie di Balmer perchè gli elettroni dell'idrogeno si sono
 +portati a  popolare il secondo livello. Aumentando ancora la
 +temperatura scompaiono nuovamente le righe dell'idrogeno, perchè
 +ionizzato, e appaiono le righe dell'elio prima neutro (HeI) e poi
 +ionizzato (HeII), presenti solo ad alta temperatura perchè gli
 +assorbimenti dell'elio nello stato fondamentale cadono anch'essi
 +nell'estremo ultravioletto.
 +
 +Nella Tabella 1.2 riportiamo a titolo indicativo le
 +relazioni tra tipo spettrale, indice di colore B-V e temperatura
 +efficace per stelle di [[wp.it>sequenza principale]] del [[wp.it>disco galattico]]
 +(//Popolazione I//), dando per tali stelle anche la tipica
 +magnitudine assoluta nella banda V.
 +
 +Stelle con identico tipo spettrale possono mostrare ulteriori
 +differenze nella forma delle righe, differenze che sono risultate
 +in relazione alla luminosità intrinseca della stella. Si
 +comprendono tali differenze notando come a parità di temperatura
 +stelle intrinsecamente meno luminose debbano avere raggi minori
 +(<m>L = 4 pi R^2 sigma Te^4</m>) cui corrispondono densità
 +atmosferiche maggiori, atomi più perturbati e righe
 +conseguentemente allargate. Corrispondentemente, per ogni tipo
 +spettrale si definiscono cinque //classi di luminosità//, che
 +vanno dalla classe I per le stelle più luminose a righe
 +più sottili alla classe V, che corrisponde a stelle della
 +sequenza principale. In questa //classificazione di Morgan, Keenan e Kellman// ([[wp.it>Classificazione_di_Morgan-Keenan#Classificazione_spettrale_di_Yerkes|classificazione MKK]]) il [[wp.it>Sole]] è una tipica stella
 +G2V.
 +
 +Ad evitare equivoci, è bene precisare che //una classe di
 +luminosità NON corrisponde ad una luminosità fissa e
 +determinata//. La classe V, ad esempio, è formata  per ogni
 +temperatura dalle stelle meno luminose, che corrispondono a stelle
 +di sequenza principale e la cui luminosità dipende fortemente
 +dalla temperatura.
 +</WRAP>
 +\\
 +----
 +~~DISQUS~~

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