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c02:p0203

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Linea 1: Linea 1:
 +====== 2.3 Trasporto radiativo e trasporto convettivo ======
  
 +<WRAP justify> 
 +Stabilito sotto quali condizioni ci si attende la presenza di moti
 +convettivi, resta da stabilirne l'//efficienza// e, in particolare, il
 +//gradiente di temperatura// che si realizza nelle regioni sedi di
 +tali moti. E' innanzitutto da rilevare  come [[Wp.it>Moti_convettivi|la convezione]]
 +trasporti energia tramite il moto ciclico di materia che assorbe
 +energia nelle zone inferiori, più calde, per ricederla nelle
 +zone superiori. Per ricavare un utile quadro di riferimento,
 +possiamo semplificare il fenomeno  assumendo che un elemento di
 +convezione inizialmente in equilibrio con l'ambiente alla base
 +della zona convettiva si innalzi adiabaticamente per un tragitto
 +"l" cedendo qui il calore in eccesso. Come ordine di grandezza
 +di "l" possiamo assumere l' //altezza di scala di pressione// 
 +\\  
 +[10] <m>H_P= {1/P} * {dP/dr}</m> 
 +\\
 +definita come il tragitto che vede diminuire la pressione di un
 +fattore 1/e, assunto come il tipico tragitto lungo il quale un
 +elemento di convezione (in necessaria espansione) possa mantenere
 +una propria individualità.
 +\\
 +{{:c02:figura_02_04.jpg?400}}
 +\\
 +**Figura 2.4** Un elemento di convezione che si innalzi
 +adiabaticamente nell'ambiente per un  tragitto  //l//  al termine
 +del tragitto si porterà ad una temperatura  
 +<m>T_1 = T_0 + {dT/dP}_ad * Delta P</m> , circondato da un ambiente a temperatura
 +<m>T_2 = T_0 + {dT/dP}_amb * Delta P</m>.
 +
 +E' subito visto che, pur nell'ipotesi adiabatica che è la più
 +favorevole al trasporto, __la convezione può trasportare calore
 +solo se il gradiente ambientale sia maggiore di quello adiabatico__
 +(//superadiabatico//). Solo in tal  caso al termine del tragitto
 +l'elemento risulterà più caldo dell'ambiente circostante, in
 +grado di cedere calore e di contribuire al trasporto dell'energia.
 +Tali semplici considerazioni mostrano che in una zona convettiva,
 +dove - per definizione - il gradiente radiativo è maggiore di
 +quello adiabatico, il gradiente effettivo è limitato dall'essere
 +necessariamente maggiore del gradente adiabatico ma anche minore
 +del gradiente radiativo perchè, per  definizione di gradiente
 +radiativo, l'esistenza di un tale gradiente implica il trasporto
 +radiativo dell'intero flusso energetico.
 +
 +__Il problema è pertanto quello di valutare il grado di
 +superadiabaticità del gradiente locale.__ Per far ciò ricorriamo
 +ancora al precedente modello di convezione per notare che
 +l'energia ceduta da un elemento di convezione sarà pari a
 +
 +\\  
 +[11] <m>delta Q = C delta T</m>
 +\\  
 +
 +ove C rappresenta la capacità termica dell'elemento e <m>delta T</m> 
 +la differenza di temperatura tra l'elemento e l'ambiente a fine
 +tragitto. Quest'ultima grandezza è subito  ricavabile come
 +
 +\\  
 +[12] <m>delta T = int{l}{}{[(dT/dP )_ad  - (dT/dP)_amb ]} dP</m>
 +\\  
 +
 +ove l'integrando è appunto il valore della superadiabaticità
 +del gradiente ambientale.
 +
 +La capacità termica del gas all'interno di una stella è
 +peraltro così elevata che, ove si assuma che una sostanziale
 +frazione della materia concorra al trasporto, per trasportare i
 +flussi stellari si richiede di fatto una superadiabaticità
 +microscopica (<m>approx 10^-5</m>), talchè a tutti gli effetti pratici
 +è in genere lecito assumere direttamente un gradiente ambientale
 +pari a quello adiabatico.
 +
 +Ciò non è più vero solo nelle zone più esterne della
 +struttura ove la marcata  diminuzione della capacità termica,
 +conseguente alla diminuita densità della materia, genera un non
 +più trascurabile fabbisogno di superadiabaticità. In tal caso
 +(// convezione subatmosferica//) manchiamo ancora di una teoria
 +soddisfacente della convezione, ed è d'uso ricorrere ad un
 +algoritmo approssimato noto come //Teoria della "Mixing
 +Length"// (<m>right</m> [[c02:teoria_mixing-lenght|A2.5]]).
 +
 +E' da notare che __se il trasporto convettivo può o meno essere
 +attivo, il trasporto radiativo - in accordo alla (6) - in presenza
 +di un gradiente di temperatura è sempre efficiente.__ La
 +convezione può quindi essere intesa come un meccanismo di //
 +troppo pieno// che scatta quando le richieste di gradiente per il
 +trasporto radiativo superano la soglia del gradiente adiabatico,
 +attivando un ulteriore canale di trasporto. E, in tale visione, il
 +criterio di Schwarzschild stabilisce che //in presenza di meccanismi
 +di trasporto concorrenti si stabilisce il processo che minimizza
 +le richieste di gradiente.//
 +
 +In caso di convezione, l'efficienza relativa dei due canali di
 +trasporto resta collegata al rapporto tra i gradienti. In
 +particolare si ricava banalmente che:
 +
 +  * ∇<sub>rad</sub>  >> ∇<sub>amb</sub> <m>approx</m> ∇<sub>ad</sub> <m>right</m>  la zona è instabile per convezione ed il trasporto è essenzialmente convettivo. 
 +  * ∇<sub>rad</sub> <m>approx</m> ∇<sub>amb</sub> > ∇<sub>ad</sub> <m>right</m> la zona è instabile per convezione ma il trasporto è essenzialmente radiativo.
 +</WRAP>
 +\\
 +[[c02:p0202|Paragrafo 2.2]] ☚ ♦ ☛ [[c02:p0204|Paragrafo 2.4]]
 +
 +\\
 +<fbl>
 +\\
 +\\
 +----
 +~~DISQUS~~
c02/p0203.txt · Ultima modifica: 10/05/2023 14:40 da marco

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