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c06:convezione_superadiabatica

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c06:convezione_superadiabatica [18/03/2010 15:57] – correzione refusi - marcoc06:convezione_superadiabatica [14/06/2021 14:05] – modifica esterna 127.0.0.1
Linea 1: Linea 1:
 +====== A6.1. Efficienza della convezione superadiabatica. Indeterminazione sui raggi stellari. ======
 +
 +<WRAP justify>
 +Il corrente trattamento della convezione superadiabatica negli
 +inviluppi stellari richiede di operare assunzioni sul valore del
 +parametro libero //l = lunghezza di rimescolamento//. Tale parametro
 +è in genere assunto dell'ordine di grandezza dell'//altezza
 +di scala della pressione H<sub>P</sub>//, definita come la lunghezza su cui
 +nella stella la pressione si riduce di //1 e-mo//
 +\\
 +\\
 +$$ H_P=\frac{dr}{dlogP}$$
 +\\
 +\\
 +Con analoga definizione è stata usata anche l'altezza di scala
 +della densità $H_{\rho}$ che ha il pregio di non consentire
 +inversioni di pressione ma il contemporaneo difetto di richiedere
 +valutazioni più onerose, attraverso opportune iterazioni.
 +
 +Per H<sub>P</sub> si ha infatti direttamente
 +\\
 +\\
 +$$\frac{1}{H_P}=- \frac{dlogP}{dr} = - \frac{1}{P} \frac{dP}{dr}= \frac {GM_r \rho}{ Pr^2} $$
 +\\
 +\\
 +mentre per $H_{\rho}$, ricordando che 
 +$P={\kappa \rho T$}/{\mu H}$ da cui $dlogP = dlog \rho + dlog T$,
 +si ha
 +\\
 +\\
 +$$\frac{1}{H_{\rho}} = - \frac {dlog \rho}{dr} = - \frac {dlog P}{dr} -
 +\frac{dlog T}{dr} $$
 +\\
 +\\
 +che mostra come il valore di $H_{\rho}$ dipenda dal
 +gradiente di temperatura che esso stesso condiziona, da cui la
 +necessità di procedure iterative. Si noti che risulta 
 +$H_{\rho} = H_p /(1 - \nabla)$ , da cui risulta $H_{\rho} > H_P$ ma anche
 +$\nabla \le 1$ che è facilmente riconoscibile come condizione
 +per non avere inversioni di densità.
 +
 +La lunghezza di rimescolamento regola di fatto l'efficienza della
 +convezione: diminuire //l// significa ridurre l'efficienza del
 +trasporto convettivo (nullo per //l=0//) e di conseguenza aumentare
 +il gradiente locale, sino a portarlo sul gradiente radiativo per
 +//l=0//. La **Fig. 6.15** riporta i risultati di un
 +esperimento numerico, mostrando l'effetto di diverse assunzioni su
 +//l// sull'andamento di pressione e temperatura nell'inviluppo di
 +una struttura di 1 M$_{\odot}$ supposta a logL=3, logTe=3.57.
 +Minore il valore di //l// maggiore il gradiente, e quindi viene
 +raggiunta più rapidamente la ionizzazione totale e minore è
 +l'estensione della zona convettiva. In ogni caso, tutte le
 +integrazioni convergono verso l'interno ad un comune andamento, a
 +indicazione che il trattamento della convezione superadiabatica
 +non modifica la struttuta interna di una stella e, quindi, non
 +influenza la luminosità della struttura. Le variazioni indotte
 +nella zona convettiva diventano infatti rapidamente trascurabili a
 +confronto della variazioni nelle zone più interne.
 +\\
 +\\
 +{{:c06:figura06_15.jpg?500}}
 +\\
 +** Fig. 6.15 ** Correlazione tra pressione e temperatura
 +nell'inviluppo di una struttura di 1 M$_{\odot}$ (Y=0.20. Z=4
 +10<sup>-4</sup>) posta a log L/L$_{\odot}$= 3, logTe=3.57 per diverse
 +assunzioni sul valore della lunghezza di rimescolamento.
 +\\
 +\\
 +Ne segue la regola generale per la quale l'incertezza su //l// si
 +traduce in una incertezza sui raggi stellari (sulle temperature
 +efficaci) ma non sulle luminosità. L'effetto sulle strutture
 +stellari può essere compreso osservando che se la temperatura
 +centrale è determinata dall'efficienza delle reazioni nucleari
 +allora minore //l// implica maggior gradiente nelle regioni
 +superadiabatiche e, in definitiva, minore temperatura efficace
 +alla superficie (= maggiori raggi stellari). Tale effetto risulta
 +tanto più rilevante quanto minore la densità degli inviluppi
 +e, quindi, tanto maggiore la richiesta di superadiabaticità.
 +
 +La **Fig. 6.16** mostra le varie collocazioni nel diagramma
 +HR di una Sequenza Principale calcolata con diverse lunghezze di
 +rimescolamento. Strutture con logTe $\ge$ 3.9 non risentono del
 +valore della //mixing length// per avere inviluppi radiativi o con
 +convezione in questo contesto trascurabile. Al di sotto di questa
 +temperatura, come previsto, all'aumentare della mixing length le
 +strutture si spostano verso temperature efficaci maggiori. Si noti
 +peraltro come al diminuire della massa, e al conseguente
 +decrescere della temperatura efficace, l'influenza della mixing
 +length torni a decrescere. Ciò è dovuto al fatto che al
 +decrescere della massa cresce la densità negli inviluppi e
 +stelle di massa molto piccola tendono conseguentemente a
 +sviluppare strati convettivi sempre più adiabatici
 +\\
 +\\
 +{{:c06:figura06_16.jpg?500}}
 +\\
 +** Fig. 6.16 ** Collocazione nel diagramma HR di Sequenze
 +principali (Y=0.10, Z=10<sup>-3</sup>) per varie assunzioni sulla
 +lunghezza di rimescolamento.
 +\\
 +\\
 +L'evoluzione verso una //Gigante Rossa// implica invece un'espansione
 +degli inviluppi ed una drastica diminuzione delle densità
 +subatmosferiche, con conseguente richiesta di forte
 +superadiabaticità. Se ne hanno, in linea di principio, le
 +drammatiche conseguenze illustrate in **Fig. 6.17** nel caso
 +di una struttura di 1 M$_{\odot}$. La Figura mostra come la
 +lunghezza di rimescolamento abbia una limitata influenza anche
 +sulla luminosità del "Bump" delle Giganti Rosse. Aumentando il
 +valore di //l// tale luminosità tende ad aumentare leggermente: se
 +ne trae l'evidenza che all'aumentare di //l// diminuisce leggermente
 +la profondità massima raggiunta dalla convezione superficiale.
 +\\
 +\\
 +{{:c06:figura06_17.jpg?500}}
 +\\
 +** Fig. 6.17** Tracce evolutive di una stella di 1 M per
 +le varie indicate assunzioni sulla lunghezza di trimescolamento.Le
 +frecce indicano la collocazione del "Bump" delle Giganti Rosse
 +\\
 +\\
 +Allo stato attuale delle nostre conoscenze il valore della
 +lunghezza di rimescolamento deve essere ricavato tramite opportune
 +calibrazioni su strutture reali. E' molto usata la calibrazione su
 +//Modelli Solari Standard// che fornisce il valore $ l \sim 1.9 H_p$.
 +A priori, nulla garantisce che tale calibrazione possa essere
 +estesa a strutture con masse, composizioni chimiche e fasi
 +evolutive diverse. E' peraltro di grande interesse rilevare che lo
 +stesso valore di //l// produce la corretta temperatura efficace per
 +i rami delle Giganti Rosse negli Ammassi Globulari sopra un esteso
 +intervallo di metallicità, talché la scelta $\alpha$ = 1.9 appare al momento la più corretta. Notiamo
 +infine che usare un SSM come calibratore implica tenere nel dovuto
 +conto gli effetti della diffusione degli elementi all'interno
 +della struttura. Pseudo-SSM calcolati senza diffusione forniscono
 +il valore $\alpha \sim$ 1.6, talvolta incongruamente utilizzato in
 +taluni calcoli evolutivi.
 +</WRAP>
 +\\
 +----
 +<fbl>
 +~~DISQUS~~
  
c06/convezione_superadiabatica.txt · Ultima modifica: 31/05/2023 11:53 da marco

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