Strumenti Utente

Strumenti Sito


c06:isocrone_di_ammasso

Differenze

Queste sono le differenze tra la revisione selezionata e la versione attuale della pagina.

Link a questa pagina di confronto

Entrambe le parti precedenti la revisioneRevisione precedente
Prossima revisione
Revisione precedente
c06:isocrone_di_ammasso [21/08/2012 12:12] – VERSIONE ORIGINALE AUTORE marcoc06:isocrone_di_ammasso [14/06/2021 14:05] (versione attuale) – modifica esterna 127.0.0.1
Linea 1: Linea 1:
 +====== 6.4 Linee evolutive e isocrone di ammasso. La "Red Giant Transition" ======
  
 +<WRAP justify>
 +Le considerazioni evolutive sin qui svolte ci pongono in grado di
 +predire l'evoluzione di una struttura stellare lungo tutta la sua
 +fase di combustione di H una volta che ne sia stata fissata la
 +massa e la composizione chimica originaria. Tali predizioni
 +consentono di procedere alla ricostruzione della distribuzione nel
 +diagramma HR di stelle in ammassi stellari, per le quali è
 +lecito assumere (almeno in prima approssimazione) una comune età e composizione chimica. Si
 +dovrà a tale scopo  identificare il luogo del diagramma HR ove
 +si distribuiscono stelle con prefissata composizione chimica al
 +variare della massa e per ogni prefissata età dell'ammasso. Il
 +luogo cosi identificato prende il nome di //isocrona//.
 +
 +La costruzione di un isocrona resta collegata al calcolo di un
 +sufficiente campione di tracce evolutive al variare della massa
 +stellare, cosi da ricavare tramite opportune interpolazioni delle
 +relazioni L(M,t) e Te(M,t) fornite dalle tracce stellari
 +l'andamento dei due parametri L e Te in funzione della massa per
 +ogni prefissata età. La **Fig. 6.12**  mostra un esempio
 +dei risultati di tali procedure, dal quale si riconosce come le
 +isocrone, pur conservando una stretta analogia con le tracce
 +evolutive, siano cosa essenzialmente diversa. Poichè al crescere
 +della masse diminuiscono i tempi evolutivi, una tipica isocrona
 +sarà formata dalle masse minori ancora in sequenza principale
 +per avere tempi evolutivi di sequenza maggiori della fissata
 +età, ed un ristretto intervallo di masse che si distribuiscono
 +nelle fasi fuori sequenza. All'avanzare della fase evolutiva
 +cresce in generale la velocità di evoluzione, intesa come
 +velocità con la quale viene percorsa l'ascissa curvilinea del
 +cammino evolutivo. Di conseguenza diminuisce il gradiente di massa
 +lungo l'isocrona e l'isocrona stessa finisce col coincidere con la
 +traccia evolutiva della tipica massa in fase di evoluzione
 +avanzata.
 +\\
 +\\
 +{{:c06:figura06_12.jpg?450}}
 +\\
 +**Fig. 6.12** Linee evolutive (punti) per una prefissata
 +composizione chimica e per gli indicati valori delle masse. Le
 +linee mostrano le corrispondenti isocrone, per quattro diverse età
 +(in miliardi di anni).
 +\\
 +\\
 +Nel caso di isocrone popolate da piccole masse (età superiori a
 +qualche miliardo di anni) ciò avviene circa in corrispondenza
 +della base del ramo delle giganti rosse (RGB=//Red Giant Branch//):
 +non solo per tale ramo ma anche per tutte le successive fasi di
 +combustione nucleare è lecito confondere l'isocrona con la
 +traccia evolutiva e, in tal caso, assumere che il popolamento
 +dell'isocrona sia proporzionale ai relativi tempi evolutivi
 +($\rightarrow$ A6.5). Il popolamento della Sequenza Principale
 +risulta invece governato dalla distribuzione delle masse,
 +distribuzione che tornerà a governare anche il popolamento della
 +fase finale di raffreddamento delle Nane Bianche, che giunge
 +nuovamente a coprire lunghi tempi evolutivi.
 +
 +La **Fig. 6.13** riporta a titolo di esempio un fascio di
 +isocrone calcolate per diverse età nell'intervallo 5-24 miliardi
 +di anni. E' immediato riconoscere come tali isocrone rendano
 +pienamente conto - almeno qualitativamente- di una parte notevole
 +della distribuzione nel diagramma CM osservate negli ammassi
 +globulari, che deve quindi essere interpretata come evidenza di
 +stelle in fase di combustione di idrogeno, al centro e in shell.
 +La variazione delle isocrone con il tempo rappresenta 
 +un "orologio" con cui potremo valutare l'età degli ammassi
 +stellari, orologio calibrabile tramite la luminosità del punto
 +di massima temperatura efficace (punto di //Turn Off//)
 +segnalato in figura. Si preferisce la //luminosità// perché la
 +//temperatura efficace//, altra possibile scelta, è affetta dalle
 +incertezze sul trattamento della convezione superficiale
 +superadiabatica. Da un punto di vista della modellistica stellare
 +notiamo che al crescere dell'età diminuisce la massa delle
 +giganti e il ramo delle giganti sÏ sposta leggermente verso le
 +minori temperature, in accordo con la già discussa dipendenza
 +della traccia di Hayshi dalla massa. La presenza nei diagrammi
 +osservativi delle ulteriori fasi di Ramo Orizzontale (HB) e di
 +Ramo Asintotico(AGB) viene ora automaticamente a configurarsi come
 +evidenza di fasi successive alla combustione dell'idrogeno, dunque
 +alle fasi di combustione dell'elio.
 +
 +Il Ramo delle Giganti segnala l'instaurarsi della 
 +[[c03:degenerazione_elettronica_gas_fermi|degenerazione elettronica]]
 +nei nuclei di elio nella fase di combustione a //shell//
 +dell'idrogeno e segnala quindi nel contempo, la presenza sul ramo
 +di stelle di piccola massa e di conseguenza una età dell'ammasso
 +di almeno qualche miliardo di anni. Troviamo cosi conferma
 +all'ipotesi di lavoro avanzata giusto all'inizio della nostra
 +indagine secondo la quale "rosso significa vecchio". Ammassi o,
 +più in generale, popolazioni stellari giovani non producono rami
 +di giganti e vi dominano stelle blu di Sequenza Principale. All'aumentare
 +dell'età diminuisce la massa evolvente e, allorchè si
 +raggiunge la massa critica per la degenerazione dei nuclei di
 +elio, appare il ramo delle giganti. Si ha così una rapida
 +transizione a popolazioni dominate da giganti a bassa temperatura,
 +designata in letteratura come la //Red Giant Transition//.
 +\\
 +\\
 +{{:c06:figura06_13.jpg?450}}
 +\\
 +** Fig. 6.13 ** Linee isocrone per le fasi di combustione
 +di H. Le isocrone sono ordinate da 1 a 19 e per ogni isocrona è
 +riportatata l'età in 10<sup>10</sup> anni.
 +\\
 +\\
 +Sulla base di una approfondita valutazione dell'andamento delle
 +isocrone teoriche, trasportate nel piano osservativo
 +Colore-Magnitudine, si sviluppano i programmi interpretativi che
 +consistono, in linea generale, nell'identificare l'isocrona che
 +rende ragione della distribuzione osservatÏva, ricavando cosi
 +indicazioni non solo sull'età ma anche su altri importanti
 +parametri degli ammassi. A titolo di esempio anticipiamo 
 +in **Fig. 6.14** un esempio del confronto teoria osservazione dal
 +quale si ricava per l'[[wp.it>M5_(astronomia)|ammasso globulare M5]] un età di $\sim$ 12
 +Gyr e un modulo di distanza (m-M)$_V \sim$ 14.6 mag. 
 +E' d'uso inoltre identificare nelle isocrone tutta una serie di parametri
 +con chiara corrispondenza osservativa e larga affidabilità
 +teorica, quale ad esempio la luminosità del Turn Off, da cui
 +ottenere informazioni sullo stato evolutivo di un ammasso.
 +
 +Nella pratica si tende a indagare il maggior numero possibile di
 +relazioni teorico osservative non soltanto per sopperire a
 +possibili indeterminazioni teoriche (quali quelle sulla
 +temperatura efficace delle Giganti Rosse) ma anche per sincerarsi
 +attraverso la ridondanza del sistema, della piena adeguatezza del
 +quadro teorico, garantendo la congruità di tutti gli ingredienti
 +fisici che sono alla base delle valutazioni evolutive. In questo
 +senso //le stelle finiscono col fornirci informazioni non solo sulla
 +loro stessa storia, ma anche sulle leggi fondamentali della fisica
 +e sulla conseguente efficienza di meccanismi fisici quali le
 +reazioni nucleari, le interazioni deboli e cosi di seguito.// Di
 +particolare rilevanza è anche l'uso delle strutture stellari per
 +porre condizioni alle possibili evoluzioni verso la "nuova fisica"
 +richiesta dall'evidenza di una massa dei neutrini. Così, ad
 +esempio, l'evidenza osservativa ha consentito di dedurre dalle
 +strutture stellari un limite superiore di 10<sup>11</sup>[[wp.it>Magnetone_di_Bohr|magnetoni di
 +Bohr]] al momento magnetico del neutrone, perfezionando i limiti di
 +laboratorio.
 +
 +Osserviamo infine che, ove sia assegnata una //distribuzione di
 +massa iniziale//, attraverso le isocrone è facile ricavare non
 +solo il luogo geometrico della distribuzione delle stelle nel
 +diagramma HR (e CM) ma anche la distribuzione delle singole stelle
 +lungo tale luogo, costruendo quelli che nel seguito indicheremo
 +come //Diagrammi HR Sintetici//.
 +\\
 +\\
 +{{:c06:figura06_14.jpg?450}}
 +\\
 +**Fig. 6.14 ** Confronto tra le isocrone teoriche e la
 +osservata distribuzione nel diagramma CM delle stelle 
 +nell'[[http://gclusters.altervista.org/cluster_4.php?ggc=NGC+5904|ammasso globulare galattico M5]].
 +</WRAP>
 +----
 +<fbl>
 +~~DISQUS~~

Donate Powered by PHP Valid HTML5 Valid CSS Driven by DokuWiki