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c11:i_processi_rapidi

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Linea 1: Linea 1:
 +====== 11.3 I processi rapidi "r" e "p". ======
  
 +<WRAP justify>
 +Abbiamo già notato come i nuclei "isola" non possano essere
 +raggiunti dalla traiettorie S. E' subito visto come tali nuclei
 +richiedano l'intervento di almeno due successive catture, di
 +neutroni o protoni, a partire da un isotopo collocato nella valle
 +di stabilità. Ciò indica come all'evoluzione nucleare debbano
 +aver contribuito anche processi "rapidi", tali cioè che il tempo
 +tra due successive catture risulti molto minore del tempo di decadimento
 +del primo isotopo instabile formato. Il luogo naturale per tali
 +processi è ovviamente l'esplosione di una Supernova.
 +
 +Notiamo anche che i processi S rendono ragione dei picchi S in
 +Fig. 11.1, ma non dei "bump" di abbondanza che
 +precedono regolarmente i picchi stessi. Sono infatti processi
 +rapidi "r" di cattura neutronica che giustificano non solo
 +l'esistenza di nuclei isola sulla destra della valle di
 +stabilità, ma anche una tale caratteristica nella distribuzione
 +delle abbondanze. Dobbiamo dunque assumere che a causa
 +dell'improvviso e intensissimo flusso di neutroni prodotto nel
 +collaaso di una supernova i nuclei preesistenti inizino una serie
 +di successive catture neutroniche, spostandosi nella zona
 +instabile $\beta^-$ sulla destra della valle di stabilità.
 +L'allontanamento non può però essere indefinito: all'aumentare
 +del numero di neutroni diminuisce l'energia di legame degli stessi
 +e la catena di catture finisce col giungere ad un punto in cui il
 +neutrone aggiunto è  subito espulso dai fotoni del bagno
 +termico. Il nucleo (nucleo di attesa) finisce quindi col decadere
 +$\beta^-$, passando da Z a Z+1, e può ricominciare ad accogliere
 +neutroni sino a formare nuovamente un nucleo di attesa.
 +
 +Le aree tratteggiate in Fig. 11.5 mostrano
 +indicativamente le aree popolate da tali nuclei di attesa. Il
 +flusso di neutroni è peraltro un fenomeno molto rapido: al
 +cessare del flusso tutti i nuclei instabili subiranno una catena
 +di decadimenti $\beta^-$ sino a raggiungere una configurazione
 +stabile. Avendo in mente tale meccanismo, in Fig. 11.4
 +si possono riconoscere tre tipi di nuclei
 +  - Le isole ricche di neutroni, che possono essere popolate solo da processi "r"
 +  - I nuclei schermati da un isola "r", che non possono essere raggiunte dai processi rapidi e sono quindi prodotte esclusivamente dai processi "S"
 +  - I nuclei r,S la cui abbondanza risulta dal contributo di ambo i processi.
 +
 +Si ha cosi tutta una serie di nuclei S-puri o r-puri che portano
 +un importante testimonianza del contributo alla nucleosintesi dei
 +vari processi.
 +
 +L'esistenza di numeri magici di neutroni introduce infine in tale
 +quadro generale un ulteriore elemento: nuclei instabili con numero
 +magico di neutroni hanno sezioni d'urto di cattuta molto basse.
 +Quindi sono nuclei di attesa che decadono $\beta^-$. Il prodotto
 +del dacadimento non è più magico, ma può prendere un solo
 +neutrone che lo fa ritornare magico. Come schematizzato
 +nell'angolo a destra della Fig. 11.5, in
 +corrispondenza di un  numero magico N$_m$ i nuclei sono costretti ad
 +"arrampicarsi" lungo la linea N=N$_m$, popolando cos\`1 la regione
 +al di sotto del picco "S" che corrisponde allo stesso valore N=N$_m$.
 +Come schematizzato in figura, all'esaurirsi del flusso dei
 +neutroni tali nuclei decaderanno $\beta^-$, andando a popolare la
 +valle di stabilit\`a giusto sulla sinistra del picco "S", dando
 +quindi ragione dei //bump// che in natura accompagnano quei picchi.
 +
 +A tale scenario occorre infine aggiungere l'evidenza  portata dai
 +nuclei isola ricchi di protoni, sulla sinistra della valle, il cui
 +popolamento richiede multiple catture protoniche. Come mostrato in
 +Fig. 11.6 l'abbondanza in natura di tali nuclei p-puri
 +mostra che tali processi "p" hanno avuto un'efficienza circa un
 +ordine di grandezza inferiore a quella dei processi "s" o "r".
 +L'intervento dei processi "p" si limita quindi essenzialmente al
 +popolamento delle relative isole, con marginali contributi alla
 +produzione degli altri nuclei. In conclusione potremo continuare a
 +distinguere i nuclei oltre il ferro in s-puri, r-puri, rs, cui
 +dovremo aggiungere i p-puri delle isole.
 +\\
 +\\
 +{{:c11:fig11_06.jpg?550}}
 +\\
 +**Fig. 11.6**
 +Abbondanza in numero degli elementi pesanti
 +formati ripettivamente da processi S, r o p, normalizzata a 10$^6$
 +atomi di Si. Si notino i picchi e "bump" nelle abbondanze S e r.
 +\\
 +\\
 +L'origine dei processi "p" va ricercata ancora una volta
 +nell'esplosione delle Supernovae, nel corso della quale la materia
 +viene improvvisamente portata a temperature che posono superare i
 +10$^9$ K. A tali temperature è efficiente la produzione di
 +coppie
 +\\
 +\\
 +$$\gamma \rightarrow e^+ + e^-$$
 +\\
 +\\
 +che può essere seguita da
 +\\
 +\\
 +$$e^+ + (Z.A) \rightarrow (Z+1,A) + \overline \nu$$
 +\\
 +\\
 +cui si aggiungono le catture protoniche dirette
 +\\
 +\\
 +$$(Z,A) + p \rightarrow (Z+1, A+1) + \gamma$$
 +\\
 +\\
 +Possiamo concludere osservando come la distribuzione delle specie
 +nucleari nell'Universo, considerata per molto tempo una realtà
 +insondabile, porti al contrario una chiara testimonianza della
 +storia dell'Universo nel suo insieme, a partire dal Big Bang e
 +attraverso la nascita e la morte delle strutture stellari.
 +</WRAP>
 +----
 +~~DISQUS~~

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