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c02:p0206

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Linea 1: Linea 1:
 +====== 2.6 Metodi di calcolo ======
  
 +<WRAP justify>
 +L'andamento delle variabili fisiche all'interno di una struttura
 +stellare è dunque retto da un sistema di quattro equazioni
 +differenziali che, integrato con l'equazione di stato, consente di
 +ricavare l'andamento di cinque delle variabili in funzione di una
 +sesta assunta come variabile indipendente per ogni prefissato
 +valore della massa M della struttura e per ogni prefissata
 +distribuzione della composizione della materia all' interno della
 +struttura medesima. Notiamo subito  che l'esistenza di quattro
 +equazioni differenziali del primo ordine richiederà
 +l'individuazione di quattro opportune condizioni al contorno.
 +Stante la complessità del sistema non esistono in generale
 +soluzioni analitiche e la soluzione è ottenuta sulla base di
 +tecniche di calcolo numeriche basate su [[wp.it>Metodo_delle_differenze_finite|metodi a differenze
 +finite]], ove cioè i differenziali sono approssimati con
 +incrementi piccoli ma finiti, così che le //relazioni
 +differenziali// vengono trasformate in //equazioni algebriche//.
 +
 +Prima di illustrare i due diversi metodi in uso per la soluzione
 +di tali equazioni discuteremo l'integrazione degli strati atmosferici,
 +in quanto ingrediente di base che entra nell'architettura di tutti e due
 +i metodi cui abbiamo fatto riferimento.
 +
 +\\
 +\\
 + ===== 2.6.1 Integrazione degli strati atmosferici =====
 +  
 +
 +Ricordiamo che per gli strati atmosferici abbiamo stabilito la
 +[[c02:p0204|relazione differenziale (2.15)]] che, in termini di differenze
 +finite può essere scritta come
 +\\
 +\\
 +$$ [19] \ \ P_{j+1} - P_j = \frac {g}{\overline \kappa} (\tau_{j+1} -\tau_j)$$
 +\\
 +\\
 +ove, in accordo con il metodo delle differenze finite,
 +l'intervallo di integrazione <m>0 >= tau >= 1</m>  è stato
 +opportunamente suddiviso prefissando N valori  <m>tau_j</m>  della
 +variabile indipendente (N //mesh//) per j che va da 1 a N. <m>P_j</m> 
 +è il valore, da determinare, della variabile nel generico punto
 +"j". Accanto a questa relazione differenziale abbiamo le due
 +ulteriori relazioni, qui  ripetute per comodità
 +\\
 +\\
 +T = T ( $\tau$, T$_e$ )
 +\\
 +\\
 +P = P ( $\rho$, T )
 +\\
 +\\
 +Tali relazioni consentono di ricavare l'andamento delle variabili
 +<m>P, rho, T</m> in un atmosfera stellare per ogni prefissato valore
 +della massa stellare M, quando siano assegnati due tra i tre
 +parametri <m>R, L e T_e</m>  il terzo restando determinato dalla
 +relazione <m>L = 4 pi R^2 sigma {T_e}^4</m>. Assegnando ad esempio,
 +come d'uso, <m>M, L</m> ed <m>R</m>  restano fissati <m>g = G M/R^2</m> 
 +<m>T_e</m>.
 +Sotto tali condizioni, note le grandezze nel generico punto j la
 +(19) fornisce il valore della pressione nel punto j+1
 +\\  
 +$$P_{j+1}=  P_j + \frac {g}{\kappa} ( \tau_{j+1} - \tau_j)$$
 +\\
 +la temperatura nello stesso punto j+1 è fornita dalla
 +$T(\tau, T_e)$, dall'equazione di stato si ricava allora la
 +densità e, con essa, il valore  di  <m>overline{kappa}(rho, T)</m>.
 +Basta quindi fornire  i valori per  <m>tau  = 0 (N = 1)
 +(right A2.6)</m> per ricavare per 
 +ricorrenza l'andamento di <m>P, rho , T</m> 
 +su tutto l'intervallo considerato.
 +
 +Tale integrazione //per tangenti// (cfr. fig.2.5) risulterà
 +tanto più accurata quanto più piccoli gli intervalli 
 +(//passi// della variabile indipendente. Nella pratica, tali passi
 +possono essere collegati alla condizione che la variabile
 +dipendente lungo un passo non vari più di una prefissata
 +percentuale, e la bontà dell'integrazione può essere
 +controllata verificando, ad esempio, che un ulteriore dimezzamento
 +dei passi non vari il risultato entro la richiesta precisione.
 +Sulla base di tale schema sono costruiti algoritmi di calcolo
 +numerico (ad es. il [[wp.it>Metodi_di_Runge-Kutta|metodo di Runge-Kutta]]) che, con l'introduzione
 +di opportuni coefficienti di correzione basati sull'andamento della
 +funzione già integrata consentono di minimizzare il numero di
 +passi per ogni prefissata precisione.
 +\\
 +\\
 +
 +===== 2.6.2 Il metodo del fitting =====
 +
 +
 +Per ogni prefissato valore della massa totale  M e per ogni scelta
 +dei due parametri L e T<sub>e</sub>  si possono quindi ricavare i valori di
 +P e T (e quindi <m>rho</m> ) alla base dell'atmosfera, ove sono quindi
 +disponibili i valori di tutte e sei le variabili
 +\\
 +$$r=R, L_r=L, P, T, \rho, M_r=M$$
 +\\
 +
 +che compaiono nel sistema di equazioni per l'equilibrio stellare.
 +Supponendo di utilizzare subito come variabile indipendente M<sub>r</sub>,
 +possiamo riscrivere le equazioni di equilibrio in funzioni
 +della variazioni di tale variabile. Ponendo <m>dr=dM_r/{4 pi r^2 rho}</m>  e
 +passando nuovamente allo schema di differenze finite si ottiene
 +\\
 +\\
 +[21] <m>P_{j+1}-P_j=-G M_{r,j}/{4 pi {r_j}^4}(M_{r,j+1}  - M_{r,j})</m>
 +\\  
 +\\
 +[22] <m>r_{j+1}-r_j={M_{r,j+1}-M_{r,j}}/{4 pi {r_j}^2 rho}</m>
 +\\  
 +\\
 +[23] <m>T_{j+1} - T_j = - {{3 overline{kappa} L_{r,j}}/{64 a c pi^2  r^4}} * {1/{T^3} (M_ r,j+1  - M_ r,j )}</m>
 +\\ 
 +\\
 +se <m>(dT/dP)_rad  <= (dT/dP)_ad</m>  , altrimenti
 +\\ 
 +\\
 +[24] <m>T_{j+1}  - T_j = - G M_{r,j} / {4 pi r^4} (dT/dP)_ ad  (M_{r,j+1}  - M_{r,j})</m>
 +\\  
 +[25] <m>L_{r,j+1}  - L_{r,j} = varepsilon</m>
 +\\ 
 +
 +
 +Analogamente a quanto già discusso per l'integrazione
 +atmosferica, se nel mesh <m>M_r,j</m>  sono noti i valori delle
 +variabili r, L _r , P, T,$\rho$  (dall'equazione di stato),
 +$\overline \kappa (\rho, T)$  e $\varepsilon (\rho, T)$  sono noti i
 +valori di tutti i coefficienti a secondo membro delle relazioni
 +precedenti, e per ogni assunto  $\Delta M_r  =  M_{r,j+1}  -
 +M_{r,j}$ le relazioni forniscono il valore delle variabili nel
 +mesh j+1. Partendo dal primo mesh, alla base dell'atmosfera,
 +l'iterazione di tale procedura consente di spingere l'integrazione
 +lungo tutta la struttura.
 +
 +
 +{{:c02:figura_02_05.jpg?400}}
 +\\
 +**Figura 2.5** Nell'integrazione per tangenti, noto il valore
 +della derivata della generica variabile Y(X) nel mesh X<sub>j</sub>,
 +si pone Y<sub>j+1</sub>=(dY/dX)<sub>j</sub>(X<sub>j+1</sub>-X<sub>j</sub>),
 +valutando così la variazione lungo la tangente definita dalla derivata
 +in X<sub>j</sub>, con un errore che diminuisce al diminuire dell'assunto 
 +<m>Delta X</m>.
 +\\
 +\\
 +
 +Perchè il risultato possa rappresentare una stella occorre e
 +basta che per $M_r  = 0$  (centro della struttura) risulti r = 0 e
 +$L _r  = 0$. In linea di principio si potrebbe pensare di
 +identificare la soluzione variando opportunamente i valori di L e
 +T<sub>e</sub>  di partenza, sino a soddisfare le citate condizioni
 +centrali. Nella pratica ciò non è consentito dalla eccessiva
 +sensibilità delle soluzioni a $M _r  = 0$ dalle condizioni
 +superficiali. Il metodo del "fitting" (cioè del raccordo) supera
 +questa difficoltà procedendo ad una integrazione dall' esterno a
 +partire una coppia di valori  //di prova//  L e T _e , spingendo
 +l'integrazione sino ad un prefissato valore della massa //M _r  =
 +M _F//  (//massa di fitting//) ottenendo in tale punto una
 +quadrupletta di valori $r ^e , L _r^e , P ^e , T ^e$, ove l'indice
 +"e" sta ad indicare che tali valori sono il risultato
 +dell'integrazione esterna.
 +\\
 +$$L, T _e  \Rightarrow r^e (L, T _e ), L ^e  (L, T _e ), P ^e (L, T _e ), T ^e (L, T _e )$$
 +\\
 +ove si è evidenziata la ovvia dipendenza dei valori della
 +quadrupletta dai due assunti valori di prova L e T<sub>e</sub> . Si procede
 +poi ad una integrazione dal centro imponendo in tale punto 
 +$r = L _r  = 0$ e assumendo due valori di prova P<sub>c</sub>  e T<sub>c</sub>  ricavando
 +nello stesso punto di fitting un'altra quadrupletta di valori
 +$r ^i , L _r^i , P ^i , T ^i$ ,
 +\\
 +\\
 +$$P _c , T _c  \Rightarrow r^i (P _c , T _c ), L _r^i (P _c , T _c ), P ^i (P _c , T _c ), T ^i (P _c , T _c )$$
 +\\
 +\\
 +e l'integrazione sarà corretta solo quando le due quadruplette
 +vengano a coincidere.
 +
 +In generale, le integrazioni basate sui parametri di
 +prova forniranno al fitting valori non concordanti, e porremo per tali //discrepanze// 
 +\\
 +\\
 +$$r^e -r^i = \varepsilon _r$$ 
 +\\
 +\\
 +$$L_r^e -L_r^i = \varepsilon _L$$ 
 +\\
 +\\
 +$$P^e -P^i = \varepsilon _P$$ 
 +\\
 +\\
 +$$T^e -T^i = \varepsilon _T$$ 
 +\\
 +\\
 +
 +Tenuto presente che i valori delle due quadruplette dipenderanno
 +dai valori di prova assunti, rispettivamente, per $L, T_e$  e
 +$P_c , T_c$, //il metodo del fitting consiste nel valutare quali le
 +variazioni da apportare ai quattro valori  di prova per annullare le
 +discrepanze tra le due quadruplette//, o - nella pratica - perchè
 +le discrepanze $(P^i  - P^e )/P^i$ e simili scendano al di
 +sotto di una soglia di precisione tipicamente non maggiore di
 +10<sup>-4</sup>.
 +
 +
 +In approssimazione lineare, la variazione dei valori delle quadruplette può essere espressa in funzione delle derivate parziali dei valori medesimi rispetto ai relativi valori di prova. Così, ad esempio
 +\\
 +\\
 +$$\Delta P^e = (\partial P^e / \partial L)_{Te=cost}  \Delta L + (\partial P^e / \partial T_e)_ {L=cost}  \Delta T_e$$ 
 +\\
 +\\ 
 +e, corrispondentemente,
 +\\
 +\\
 +$$\Delta P^i = (\partial P^i / \partial P_c)_ {Tc=cost}  \Delta P_c + (\partial P^i / \partial T_c)_{P_c=cost}  \Delta T_c$$ 
 +\\ 
 +\\
 +Sulla base di simili relazioni, per la variazione delle discrepanze si ottiene
 +\\
 +\\
 +[26]
 +$$\Delta (r^e - r^i) = 
 +(\frac{\partial r^e}{\partial L})_{T_e} \Delta L + 
 +(\frac{\partial r^e}{\partial T_e})_L \Delta T_e + 
 +(\frac{\partial r^i}{\partial P_c})_{T_c} \Delta P_c + 
 +(\frac{\partial r^i}{\partial T_c})_{P_c} \Delta T_c$$
 +
 +\\
 +\\
 +[27]
 +$$\Delta (L_r^e -L_ r^i) = 
 +(\frac{\partial L_r^e}{\partial L})_{T_e} \Delta L + 
 +(\frac{\partial L_r^e}{\partial T_e})_L \Delta T_e + 
 +(\frac{\partial L_r^i}{\partial P_c})_{T_c} \Delta P_c + 
 +(\frac{\partial L_r^i}{\partial T_c})_{P_c} \Delta T_c$$
 +\\
 +\\
 +[28]
 +$$\Delta (P^e - P^i) = 
 +(\frac{\partial P^e}{\partial L})_{T_e} \Delta L +  
 +(\frac{\partial P^e}{\partial T_e})_L \Delta T_e + 
 +(\frac{\partial P^i}{\partial P_c})_{T_c} \Delta P_c + 
 +(\frac{\partial P^i}{\partial T_c})_{P_c} \Delta T_c$$
 +\\
 +\\
 +[29]
 +$$\Delta (T^e - T^i) = 
 +(\frac{\partial T^e}{\partial L})_{T_e} \Delta L +  
 +(\frac{\partial T^e}{\partial T_e})_L \Delta T_e + 
 +(\frac{\partial T^i}{\partial P_c})_{T_c} \Delta P_c + 
 +(\frac{\partial T^i}{\partial T_c})_ {P_c} \Delta T_c$$
 +\\
 +\\
 +Imponendo che tali variazioni siano eguali ma di segno contrario
 +alle discrepanze  $\varepsilon_i  (i = 1, 4)$, così da annullare
 +le differenze delle due quadruplette al fitting, ove siano noti i
 +valori delle derivate si ottiene un sistema lineare di quattro
 +equazioni nelle quattro incognite  $\Delta L$ ,  $\Delta T_e$ .
 + $\Delta P_c$, $\Delta T_c$  e con termini noti $ - \varepsilon_i 
 +(i=1,4).$
 +
 +I valori delle derivate parziali sono ricavati eseguendo quattro integrazioni,
 +due dall' esterno e due dall'interno, a partire dai valori al contorno
 +\\
 +\\
 +$$L +  \delta L , T_e$$ 
 +\\
 +$$L,  T _e  +  \delta T_e$$ 
 +\\
 +$$P_c , T _c  +  \delta T_c$$ 
 +\\
 +$$P_c  +  \delta P_c , T_c$$ 
 +\\
 +e ponendo per la generica variabile $X ^i_j  (j=1, 4), X^e_j (j=1,4)$
 +\\
 +[30]
 +$$\frac{\partial X^e_j}{\partial L} \approx \frac{X^e_j(L + \delta L, T_e) - X^e_j(L, T_e)}{\delta L}$$ 
 +\\
 +\\
 +e simili per le derivate rispetto alle altre tre condizioni al
 +contorno. La soluzione del sistema di quattro equazioni lineari
 +fornisce le quattro correzioni alle condizioni al contorno sulla
 +base delle quali operare una nuova coppia di integrazione
 +esterno-interno. Poichè la linearità del sistema delle
 +correzioni e' solo una approssimazione al primo  ordine, la
 +soluzione viene in genere raggiunta attraverso una serie di
 +iterazioni, sempre che le iniziali condizioni al contorno non
 +siano troppo distanti da quelle finali, risultando all'interno di
 +quella che viene definita l' //area di convergenza//.
 +
 +\\
 +\\
 +===== 2.6.3 Il metodo di Henyey =====
 +
 +
 +Un approccio alternativo alla soluzione del problema consiste nel
 +adottare una soluzione di prova, cioè assegnare in ogni punto un
 +valore  delle funzioni $(M$_r$), L$_r$(M$_r$), P(M$_r$), T(M$_r$)$,
 +ed applicare un metodo che consente di correggere tali valori.
 +
 +Possiamo riscrivere le equazioni dell'equilibrio sotto forma di
 +differenze finite e portando tutti i termini a primo membro,
 +ottenendo - ponendoci ad esempio nel caso di equilibrio radiativo - le
 +quattro relazioni algebriche
 +\\
 +$$(P_{j+1} - P_j) / (r_{j+1} - r_j) - G M_{r,j} \rho_j / r_j^2 = 0$$
 +
 +$$(M_{r,j+1} - M_{r,j}) /  (r_{j+1}- r_j) - 4 \pi r_j^2 \rho = 0$$
 +
 +$$(T_{j+1} - T_j) / (r_{j+1}- r_j) - (3/4ac) (\overline \kappa \rho_j / T_j^3) L_{r,j} / 4\pi r_j^2 = 0$$
 +
 +$$(L_{r,j+1} - L_{r,j}) /  (r_{j+1}- r_j) - 4 \pi r_j^2 \varepsilon = 0$$
 +
 +Poiché la soluzione di prova non soddisfa le equazioni di
 +equilibrio, le quattro eguaglianze a zero non saranno verificate,
 +ed ognuna delle quattro relazioni darà, per ogni coppia degli N
 +mesh, una discrepanza
 +
 +$$\delta_{i,j}  \ \ ( i=1,4 ; j=1, N-1)$$
 +
 +Occorre dunque operare sui valori di prova assegnati negli N
 +singoli mesh in cui è stata divisa la struttura al fine di
 +azzerare i 4N-4 $\delta_{i,j}$ così che le relazioni di
 +equilibrio risultino soddisfatte lungo tutta la struttura.
 +
 +Notiamo al proposito che, avendo scelto come variabile indipendente <tex>M$_r$</tex> ed
 +avendo dunque prefissato il valore di M$_r$ in opportuni //mesh// spaziati
 +lungo la struttura, il generico $\delta_{i,j}$ resta una funzione algebrica
 +dei valori delle quattro variabili nei mesh j e j+1
 +
 +$$\delta_{i,j} = f(r_j, L_{r,j}, P_j, T_j, r_{j+1}, L_{r,j+1},
 +P_{j+1}, T_{j+1} )$$
 +
 +di cui è possibile ricavare algebricamente i valori delle
 +derivate parziali rispetto alle otto variabili.
 +
 +Per la dipendenza del generico $\delta_{i,j}$ dalle funzioni di prova
 +potremo dunque scrivere per ogni coppia di mesh e per ognuna delle
 +4 equazioni dell'equilibrio una relazione che lega le discrepanze al
 +valore variabili
 +
 +$$\Delta \delta_{i,j} = \frac {\partial \delta_{i,j}}{\partial r_j}  \Delta r_j 
 ++ \frac {\partial \delta_{i,j}}{\partial L_{r,j}} \Delta L_{r,j} +
 +\frac {\partial \delta_{i,j}}{\partial P_j} \Delta {P_j} +
 +\frac {\partial \delta_{i,j}}{\partial T_j} \Delta {T_j} +
 +\frac {\partial \delta_{i,j}}{\partial r_{j+1}} \Delta r_{j+1}  + $$
 +$$ + \frac {\partial \delta_{i,j}} {\partial L_{r,j+1}} \Delta L_{r,j+1} +
 +\frac {\partial \delta_{i,j}}{\partial P_{j+1}} \Delta P_{j+1}+
 +\frac {\partial \delta_{i,j}} {\partial r_{j+1}} \Delta T_{j+1}$$
 +\\
 +imponendo che per ogni coppia e per ogni equazione $\delta{i,j}$ subisca
 +una variazione eguale e di segno contrario alla discrepanza trovata, si
 +ottiene in definitiva un sistema di 4N-4 equazioni nelle 4N incognite
 +\\
 +$$\Delta {r_j}, \Delta L{r,j}, \Delta {P_j}, \Delta {T_j} $$   (j=1,N)
 +\\
 +Il bilancio tra numero di incognite e numero di equazioni mostra -
 +come dovevamo attenderci - che la soluzione richiede l'intervento
 +di quattro condizioni al contorno. Due di queste si ricavano
 +immediatamente osservando che al centro della struttura deve
 +risultare e rimanere $r = L$_r$ = 0$, e quindi
 +\\
 +$\Delta {r_1} = 0, \Delta L_{r,1} = 0$
 +
 +\\
 +\\
 +Restano dunque 4n-2 incognite. Le altre due condizioni risultano
 +dall'imporre che l'ultimo mesh (N) debba essere alla base dell'
 +atmosfera. Sappiamo infatti che le variabili fisiche alla base
 +dell'atmosfera sono note non appena sia assegnata una coppia di
 +valori L e T<sub>e</sub>. Per l'ultimo mesh devono valere dunque le
 +ulteriori condizioni
 +\\
 +$$r_N = f_1(L,T_e)$$
 +\\
 +$$L_{r,N} = f_2(L,T_e)$$
 +\\
 +$$P_N = f_3(L,T_e)$$
 +\\
 +$$T_N = f_4(L,T_e)$$
 +\\
 +che aggiungono alle precedenti 4 nuove equazioni e due incognite
 +(L e T<sub>e</sub>). In totale abbiamo dunque un sistema di 4N equazioni
 +in 4N incognite, che viene in genere risolto per sostituzioni
 +successive ($\rightarrow$ A2.8), fornendo i valori delle
 +correzioni da apportare in ogni mesh alle funzioni di prova per
 +verificare le equazioni dell'equilibrio. Avendo nuovamente
 +linearizzato il problema, la soluzione sarà in genere raggiunta
 +tramite una serie di iterazioni, sempre che le funzioni di prova
 +siano assegnate all'interno di un'area di convergenza.
 +</WRAP>
 +\\
 +----
 +\\
 +~~DISQUS~~

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