Strumenti Utente

Strumenti Sito


c04:funzione_iniziale_di_massa

Differenze

Queste sono le differenze tra la revisione selezionata e la versione attuale della pagina.

Link a questa pagina di confronto

Entrambe le parti precedenti la revisioneRevisione precedente
Prossima revisione
Revisione precedente
c04:funzione_iniziale_di_massa [15/03/2010 10:39] – correzione refusi - marcoc04:funzione_iniziale_di_massa [29/05/2023 10:59] (versione attuale) – tolto codice Facebook marco
Linea 1: Linea 1:
 +====== A4.1 La formazione stellare. Funzione iniziale di massa (IMF) ======
 +
 +<WRAP justify>
 +La formazione stellare origina dal prevalere della gravità sulla
 +agitazione termica del gas interstellare. La dinamica dei processi
 +di formazione è peraltro ancora aperta a indagini ed  ipotesi.
 +Per quel che riguarda l'identificazione del meccanismo che conduce
 +nubi interstellari a superare la massa critica, iniziando la
 +contrazione, sono possibili due scenari:
 +
 +   - La massa critica viene superata per fluttuazioni spontanee nella densità e/o per raffreddamento del gas,
 +   - La massa critica viene superata a causa della compressione prodotta dalla propagazione nel mezzo di onde d'urto prodotte da una vicina [[wp.it>supernova]].
 +
 +
 +Tali due meccanismi, anzichè essere alternativi, possono
 +rappresentare due meccanismi concorrenziali che, con efficienza da
 +determinare, hanno contribuito alla formazione stellare lungo
 +l'arco della storia della [[wp.it>Via_Lattea|nostra Galassia]]. In tale contesto,  le
 +più volte citate differenze tra ammassi stellari di [[wp.it>Disco_galattico|disco]] e di
 +[[wp.it>Alone_galattico|alone]] (numero di stelle e stato dinamico) sono indice di una
 +sostanziale differenza nello stato fisico del gas nel quale si
 +formarono i protoammassi e/o nei meccanismi di formazione.
 +
 +Nel primo caso (fluttuazioni spontanee) la produzione di stelle
 +resta indipendente dalla presenza //in loco// di altre stelle,o
 +tutt'al più inibita da tali stelle se esse, riscaldando il gas,
 +elevano il valore della [[wp.it>Instabilità_di_Jeans|massa di Jeans]]. In tal caso ci si
 +attendono processi di formazione stellari più o meno casualmente
 +scaglionati nel tempo. La formazione di stelle indotta da eventi
 +di [[wp.it>Supernova]] suggerisce al contrario che la nascita di sistemi
 +stellari sia un evento autopropagantesi: la formazione di un
 +sistema stellare implica la presenza di stelle massicce che,
 +esplodendo come Supernove, inducono in sequenza la formazione di
 +ulteriori sistemi stellari nelle regioni circostanti, e così di
 +seguito. Un processo iterativo di cui si trova forse evidenza
 +osservativa nella sequenza temporale di alcuni gruppi di 
 +[[wp.it>ammassi aperti]] della Galassia.
 +
 +La distribuzione di masse stellari risultante al termine della
 +gerarchia di frammentazioni di un protoammasso  è un problema
 +fondamentale tuttora aperto. Dall'osservazione delle stelle
 +attorno al [[wp.it>Sole]] è stata a suo tempo ([[https://dx.doi.org/10.1086%2F190629|1955]]) ricavata per tale
 +distribuzione una legge di potenza, nota come IMF 
 +([[wp>Initial_mass_function|Initial Mass Function]]) di 
 +[[wp.it>Edwin_Ernest_Salpeter|Salpeter]], fornita in letteratura nelle due forme
 +alternative:
 +\\
 +\\
 +$$ \frac {dN}{dlnM}= M \frac {dN}{dM}=  M^{-\alpha}= M^{-1.35}$$
 +\\
 +\\
 +$$  \frac {dN}{dM}= M^{-(\alpha+1)}= M^{-2.35}$$
 +\\
 +\\
 +E' subito visto come tale distribuzione diverga per
 +M -> 0: essa era infatti intesa a descrivere la
 +distribuzione della IMF per masse superiori o dell'ordine di 1
 +M$_{\odot}$. Le più recenti  evidenze osservative mostrano che
 +la distribuzione di Salpeter può al più essere mantenuta sino
 +a masse dell'ordine di 0.6 M$_{\odot}$; per  masse minori sono
 +state proposte varie alternative, tutte in accordo nell'abbassare
 +drasticamente il numero di stelle previsto in tale intervallo di
 +masse. Miller e Scalo ([[https://dx.doi.org/10.1086%2F190629|1979]]) hanno ad esempio proposto di interpretare i
 +dati osservativi in termini di  una distribuzione log-normale, del
 +tipo
 +\\
 +\\
 +$$\frac {dN}{dlnM} \propto exp[-C_1(logM-C_2)^2] $$
 +\\
 +\\
 +con cui coprire l'intero intervallo di masse. Non
 +è peraltro ancora chiaro il ruolo dei fenomeni fisici alla base
 +di una tale distribuzione, nè - in particolare - quanto tale
 +legge sia di validità generale o rappresenti - al contrario -
 +una distribuzione caratteristica delle sole stelle di Popolazione
 +I. L'ipotesi che la IMF dipenda anche sensibilmente dal contenuto
 +di metalli è stata infatti avanzata più volte, sulla base
 +dell'osservazione che il contenuto di metalli condiziona
 +l'opacità della materia ed i meccanismi di raffreddamento della
 +medesima, processi che dovrebbero giuocare un ruolo non
 +trascurabile nella dinamica della contrazione e della
 +frammentazione.
 +\\
 +\\
 +{{:c04:figura04_13.jpg?400}}
 +\\
 +** Fig. 4.13 ** Istogramma della distribuzione in massa dei
 +frammenti risultanti da un processo probabilistico confrontato con
 +una distribuzione log-normale. Le masse sono in frazioni della
 +massa della nube iniziale.
 +\\
 +\\
 +E' interessante peraltro notare come sia stato mostrato che una
 +distribuzione log-normale sia spontaneamente raggiunta quando si
 +supponga che il processo di successive  frammentazioni sia retto
 +da leggi probabilistiche per quel che riguarda il numero di
 +frammenti per evento, le masse di tali frammenti e il numero di
 +frammentazioni (Fig. 4.13)
 +</WRAP>
 +\\
 +----
 +~~DISQUS~~
 +
  

Donate Powered by PHP Valid HTML5 Valid CSS Driven by DokuWiki