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c04:il_biciclo_cn-no

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Linea 1: Linea 1:
 +====== 4.6 Il biciclo CN-NO ======
 +
 +<WRAP justify>
 +Se, e solo se, nel gas stellare è presente anche una minima
 +quantità di nuclei di [[wp.it>carbonio]], di [[wp.it>azoto]] e/o di [[wp.it>ossigeno]], a
 +temperature leggermente superiori a quelle necessarie per
 +l'efficienza della [[c04:catena_protone_protone|catena protone-protone]] si apre un ulteriore canale di
 +reazioni per la combustione dell'[[wp.it>idrogeno]] in [[wp.it>elio]]. Se, per
 +esempio, assumiamo la presenza di soli nuclei di carbonio, a circa
 +$15 10^6 ∞K$ diventano efficienti processi di cattura protonica
 +che innescano [[wp.it>Ciclo_del_carbonio-azoto|una serie di reazioni]]
 +\\
 +\\
 +$^{12}C+p \rightarrow ^{13}N+\gamma$
 +\\
 +\\
 +$^{13}N \rightarrow ^{13}C+e^++\nu  \\\ (\tau=870 sec)$
 +\\
 +\\
 +$^{13}C+p \rightarrow ^{14}N+\gamma$
 +\\
 +\\
 +$^{14}N+p \rightarrow ^{15}O+\gamma$
 +\\
 +\\
 +$^{15}O \rightarrow ^{15}N+e^++\nu \\\\ (\tau = 178 sec)$
 +\\
 +\\
 +$^{15}N+p  \rightarrow (^{16}O)^* \rightarrow (\sim 99\%)\rightarrow ^{12}C+\alpha$
 +\\
 +\\
 +$^{15}N+p  \rightarrow (^{16}O)^* \rightarrow (\sim ~1\%)\rightarrow ^{16}O+\gamma$
 +\\
 +\\
 +Si vede  come il nucleo di $^{12}C$ aggreghi successivamente 4
 +protoni giungendo con l'ultima reazione alla produzione di un
 +nucleo di $^{16}O$ in uno stato eccitato. Quest'ultimo decade
 +preferenzialmente restituendo un nucleo di $^{12}C$ ed una
 +particella $\alpha$ (nucleo di $^4_2He$). Trascurando per il
 +momento l'ulteriore canale di decadimento in $^{16}O$, siamo
 +dunque in presenza di un //ciclo//, in cui il carbonio funge da
 +catalizzatore della fusione di 4 protoni in un nucleo di elio,
 +rimanendo disponibile per una serie indeterminata di reazioni.
 +Naturalmente il ciclo può prendere inizio quando sia presente
 +almeno uno qualsiasi dei suoi componenti 
 +($^{12}C,^{13}C,^{14}N,^{15}N $), essendosi in precedenza assunto il
 +$^{12}C$ solo a titolo di esempio. Tale ciclo viene in genere
 +indicato come //ciclo CN// ad indicare come esso  sia basato
 +sulla continua mutua trasformazione di questi due elementi.
 +
 +{{ :c04:cno_cycle.png?nolink |}}
 +//Il biciclo CN-NO (Licenza CC BY-SA 3.0. Attribuzione: [[http://commons.wikimedia.org/wiki/User:Borb | Borb]]) //
 +
 +Trattandosi di un ciclo,  tutti i nuclei C e N sono
 +contemporaneamente creati e distrutti, e assumono quindi la veste
 +di elementi secondari, evolventi quindi verso una loro condizione
 +di equilibrio. All'equilibrio 
 +$n_{1j}=cost$ $(j=12, 13, 14, 15)$ e
 +per le abbondanze di equilibrio si ricava
 +\\
 +\\
 +$$N(^{12}C)<\sigma_{1,12}v>=N(^{13}C)<\sigma_{1,13}v>=N(^{14}N)<\sigma_{1,14}v>=....$$
 +\\
 +\\
 +Come atteso, l'abbondanza di equilibrio  dei vari nuclei risulta
 +quindi inversamente proporzionale alla sezione d'urto per i
 +rispettivi processi di distruzione. La sezione d'urto di gran
 +lunga minore è quella per processi di cattura protonica su
 +$^{14}N$, seguita nell'ordine da quelle per gli analoghi processi
 +su $^{12}C, ^{13}C$ e $^{15}N$. Corrispondentemente ci si attende
 +che all'equilibrio oltre il 95% dei nuclei sia sotto forma di
 +$^{14}N$ ed il resto largamente sotto forma di $^{12}C$.
 +\\
 +\\
 +{{:c04:figura_04_07.jpg?500}}
 +\\
 +** Fig. 4.7 ** Variazione col tempo dell'abbondanza dei
 +vari elementi del ciclo CNO in una miscela con composizione
 +iniziale solare,  mantenuta a T= 30*10$^6$ K, $\rho$ = 1
 +gr/cm$^3$. La linea a tratti mostra l'evoluzione temporale del
 +coefficiente $\varepsilon$ di generazione di energia. Il tempo t 
 +è in anni
 +
 +\\
 +\\
 +Abbiamo peraltro già indicato come il ciclo CN non sia
 +perfetto, perdendo una piccola parte dei nuclei a formare
 +$^{16}O$. Tale perdita è peraltro effimera, perché tale
 +elemento viene a sua volta processato per restituire nuclei di
 +$^{14}N$. Si ha infatti
 +\\
 +\\
 +$^{16}O + p \rightarrow ^{17}F + \gamma$
 +\\
 +\\
 +$^{17}F \rightarrow ^{17}O + e^+ +\nu$
 +\\
 +\\
 +$^{17}O + p \rightarrow (^{18}F)^* \rightarrow ^{14}N + \alpha$
 +\\
 +\\
 +ove appare ora  lecito  trascurare la piccola quantità di
 +$^{18}F$ che decade nel suo stato fondamentale. Si vede come le
 +precedenti reazioni realizzino un nuovo ciclo NO: un nucleo di
 +azoto può aggregare successivamente 4 protoni per restituire
 +infine ancora un nucleo di azoto più una particella $\alpha$.
 +Siamo dunque in presenza di due cicli mutuamente accoppiati che
 +realizzano il cosiddetto //biciclo CN-NO// nel quale tutti i
 +nuclei pesanti coinvolti si presentano come elementi secondari. Si
 +noti che, poichè i nuclei non sono in realtà nè creati
 +nè distrutti ma solo trasformati l'uno nell'altro, in ogni
 +caso ed in ogni momento il numero originale N<sub>0</sub> di nuclei
 +pesanti deve conservarsi, risultando
 +\\
 +\\
 +$$\Sigma N_i = N_0$$
 +\\
 +\\
 +{{:c04:figura04_08.jpg?400}}
 +\\
 +** Fig. 4.8 ** Abbondanze relative di equilibrio al
 +variare della temperatura (in milioni di gradi) per gli elementi
 +principali del ciclo CNO. Si è posto $\Sigma N_i = 1$
 +\\
 +\\
 +Alle minori temperature  la cattura $^{16}O + p$ è largamente
 +innefficiente e la combustione riposa essenzialmente sul solo
 +ciclo CN. Attorno ai $20*10^6 ∞K$ ambo i cicli sono in piena
 +efficienza e sia $^{12}C$ che $^{16}O$ vengono ridotti a pochi
 +percento di $^{14}N$. Anche in questo caso la grande maggioranza
 +dei nuclei di $^{14}N$ finiscono necessariamente con l'evolvere
 +lungo il ciclo CN che fornisce quindi in ogni caso il maggior
 +contributo alla generazione di energia. L'importanza del ciclo NO
 +discende dall'evidenza che il gas interstellare da cui originano
 +le stelle risulta in genere relativamente ricco di elementi
 +multipli di $\alpha$, quali $^{12}C$ e $^{16}O$, a fronte di una
 +relativa sottoabbondanza di $^{14}N$. L'efficienza del ciclo NO ha
 +dunque l'effetto di rendere disponibili per il ciclo CN gli
 +originali nuclei di $^{16}O$ presenti nella materia.
 +\\
 +\\
 +Quanto sinora esposto ha come importante conseguenza che //l'efficienza
 +di una combustione CNO viene dunque memorizzata nella abbondanza
 +relativa di quei tre elementi//, secondo lo schema:
 +\\
 +\\
 +Gas non processato $^{12}C$ $\Uparrow$  $^{14}N$ $\Downarrow$  $^{16}O$ $\Uparrow$
 +\\
 +\\
 +Gas processato CN $^{12}C$ $\Downarrow$  $^{14}N$ $\Uparrow$  $^{16}O$ $\Uparrow$
 +\\
 +\\
 +Gas processato CNO $ ^{12}C$ $\Downarrow$  $^{14}N$ $\Uparrow$  $^{16}O$ $\Downarrow$
 +\\
 +\\
 +{{:c04:figura_04_09.jpg?500}}
 +\\
 +** Fig. 4.9 ** La produzione di energia dalla catena pp e
 +dal ciclo CNO al variare della temperatura in milioni di gradi. Si
 +è assunta una composizione chimica solare.
 +\\
 +\\
 +La Figura 4.7 riporta  l'andamento col tempo delle
 +abbondanze dei nuclei nel caso di combustione CNO in una miscela
 +con abbondanze originali solari alle condizioni indicate. Si nota
 +come prima $^{12}C$ e poi $^{16}O$ vengano trasformati in
 +$^{14}N$, mentre $^{13}C$ e $^{15}N$ vengono prodotti e mantenuti
 +all'equilibrio con i loro capostipiti $^{12}C$ e $^{14}N$. I tre
 +elementi più abbondanti del ciclo CNO risultano in ogni caso
 +$^{12}C$, $^{14}N$ e $^{16}O$, cui corrispondono le più piccole
 +sezioni d'urto per le reazioni di distruzione e, conseguentemente,
 +i tempi più lunghi per il raggiungimento dell'equilibrio. Per
 +seguire nel dattaglio l'evoluzione di una combustione CNO sarà
 +quindi sufficiente valutare istante per istante l'efficienza delle
 +tre reazioni
 +\\
 +\\
 +$^{12}$C + p $\rightarrow$ $^{13}$N + $\gamma$
 +\\
 +\\
 +$^{14}$N + p $\rightarrow$ $^{15}$O + $\gamma$
 +\\
 +\\
 +$^{16}$O + p $\rightarrow$ $^{17}$F + $\gamma$
 +\\
 +\\
 +e, eventualmente, se interessati ai  dettagli temporali,
 +\\
 +\\
 +$^{13}$C + p $\rightarrow$ $^{14}$N + $\gamma$
 +\\
 +\\
 +che sono le quattro reazioni pseudoprimarie. Tutti gli altri
 +elementi possono essere riguardati come strettamente secondari,
 +raggiungendo in tempi trascurabili composizioni minime di
 +equilibrio. La Figura 4.8 mostra la dipendenza dalla
 +temperatura delle abbondanze di equilibrio dei quattro elementi
 +pseudoprimari.
 +
 +L'efficienza della combustione CNO dipende per ogni temperatura
 +dalla abbondanza di tali elementi nel gas stellare. Nel caso di
 +gas con composizione solare ($Z\sim 0.02$) circa il 50\% della
 +massa degli elementi pesanti  è attribuibile a C,N ed O e
 +attorno ai $17~ 10^6~ ∞K$ la combustione CNO inizia a predominare
 +sulla pp (Fig. 4.9). Tale soglia non dipende peraltro
 +criticamente dall'abbondanza di CNO. La dipendenza dalla
 +temperatura della generazione di energia va infatti nei due casi
 +come
 +\\
 +\\
 +$\varepsilon_{pp}\propto T^4  \ \ \varepsilon_{CNO}\propto T^{15}$
 +\\
 +\\
 +e modeste variazioni  di temperatura sono quindi sufficienti per
 +bilanciare variazioni anche notevoli nell'abbondanza di nuclei
 +CNO.
 +\\
 +\\
 +{{:c04:figura_04_10.jpg?700}}
 +\\
 +** Fig. 4.10 ** Schema delle reazioni che compongono il
 +biciclo CN-NO. Sono indicate anche le reazioni che prendono
 +origine dai rari nuclei di $^{18}$F che decadono nel loro stato
 +fondamentale
 +\\
 +\\
 +La Figura 4.10 riporta uno schema delle reazioni che
 +compongono il biciclo CN-NO, con anche indicate le reazioni che
 +prendono origine dai rari nuclei di $^{18}$F che decadono nello
 +stato fondamentale anzichè restituire un nucleo di $^{14}$N ed
 +una particella $\alpha$. In linea di principio potrebbe
 +preoccupare l'esistenza al termine di queste ultime reazioni del
 +nucleo stabile $^{20}$Ne: ogni nucleo di $^{20}$Ne formato viene
 +infatti sottratto al ciclo, diminuendone l'efficienza. E' peraltro
 +facile verificare che il numero di nuclei di $^{20}$Ne così
 +prodotti risulta del tutto trascurabile. Dal rapporto delle
 +rispettive sezioni d'urto p,$\gamma$ e p,$\alpha$  si ricava
 +infatti la probabilità dei nuclei eccitati (= la frazione) di
 +decadere nel loro stato fondamentale per proseguire la catena di
 +reazioni. Risulta così
 +\\
 +\\
 +($^{18}$F)$^* \rightarrow ^{18}$F  $\sim$ 0.3; ($^{19}$F)$^*
 +\rightarrow ^{19}$F  $\sim$ 0.0008; ($^{20}$Ne)$^* \rightarrow
 +^{20}$Ne  $\sim$ 0.0002;
 +\\
 +\\
 +ricordando che circa solo l' 1% dei nuclei transita per il ciclo
 +NO si ricava che la probabilità di formare un nucleo di
 +$^{20}$Ne è minore di 10$^{-9}$. Questa probabilità va
 +confrontata con il numero di cicli che compie un nucleo prima che
 +sia esaurito l'idrogeno. Nel caso di materia di tipo solare,
 +Z=0.02, abbiamo indicato come vi sia all'incirca 1 nucleo di CNO
 +per ogni 1000 nuclei di idrogeno, e questo è quindi il numero di
 +cicli compiuto da ogni nucleo di CNO. E' subito visto che non solo
 +nel caso del Sole, ma anche per materia molto più povera di
 +metalli, la probabilità di formare $^{20}$Ne risulta
 +microscopica.
 +
 +Per completare il quadro resta da indicare come la serie di
 +reazioni sin qui descritta riposi sull'implicita assunzione che il
 +tempo tra due successive catture protoniche sia lungo rispetto ai
 +decadimenti $\beta$. Ciò è sempre vero nelle fasi di
 +normale evoluzione delle strutture stellari, nelle quali la
 +temperatura è governata dall'equilibrio idrostatico e le fusioni
 +nucleari - come abbiamo indicato - sono eventi rari. Non è
 +più vero durante le ultime fasi di implosione-esplosione,
 +durante le quali la temperatura  può aumentare improvvisamente
 +di ordini di grandezza. In tal caso cresce la sezione d'urto per
 +cattura protonica e diventa probabile che gli elementi del ciclo
 +instabili $\beta^+$ catturino un protone //prima// di decadere.
 +In tal caso si aprono ulteriori canali di combustione indicati con
 +il termine //CNO veloce// ($\rightarrow $  A4.3).
 +</WRAP>
 +\\
 +----
 +\\
 +~~DISQUS~~
  
c04/il_biciclo_cn-no.txt · Ultima modifica: 29/05/2023 10:57 da marco

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