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c05:modelli_di_presequenza._politropi

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Linea 1: Linea 1:
 +====== 5.1. Modelli di presequenza. Politropi ======
  
 +<WRAP justify>
 +Fine ultimo delle considerazioni fisico-matematiche  che siamo
 +andati presentando nei capitoli precedenti  quello di porci in
 +grado di procedere a valutazioni quantitative delle variazioni
 +strutturali, e con esse dei parametri osservativi, che ci
 +attendiamo debbano caratterizzare l'arco di esistenza di una
 +struttura stellare. Per entrare nel dettaglio dei risultati
 +evolutivi restano da illustrare brevemente le tecniche di calcolo
 +che consentono di valutare una sequenza evolutiva di modelli
 +stellari al fine di predire le variazioni temporali di ogni
 +predeterminata struttura.
 +
 +Possiamo ricapitolare quanto sinora esposto, concludendo che il
 +sistema di equazioni dell'equilibrio, integrato con le relative
 +valutazioni fisiche, consente di determinare l'andamento delle
 +variabili fisiche lungo tutta una struttura stellare // una
 +volta che si conosca in ogni punto la composizione chimica degli
 +strati stellari e qualora si possa trascurare il contributo
 +dell'energia gravitazionale//. La prima condizione è
 +esplicitamente inserita nelle equazioni dell'equilibrio, mentre la
 +seconda discende dall'evidenza che il coefficiente di energia
 +gravitazionale $\varepsilon_g$ richiede la valutazione punto per
 +punto delle derivate rispetto al tempo di pressione e temperatura,
 +valutabili solo conoscendo l'evoluzione temporale del modello.
 +
 +La composizione chimica all'interno di una struttura stellare è
 +peraltro figlia della storia nucleare della struttura medesima, e
 +non è pertanto valutabile a priori. Le uniche strutture che
 +saranno accessibili ad un calcolo diretto saranno quindi e solo
 +quelle di recentissima formazione, nella prima fase di contrazione
 +gravitazionale e prima che l'innesco delle reazioni nucleari inizi
 +a modificare la composizione chimica. Ricordiamo ora che nel
 +processo di formazione una struttura raggiunge una configurazione
 +di equilibrio quando l'aumento della temperatura, stimolando la
 +ionizzazione, aumenta l'opacità della materia intrappolando la
 +radiazione. A seguito dell' alta opacità ci attendiamo  che tali
 +strutture primitive siano totalmente convettive e da tale
 +accadimento discende la possibilità di calcolarne la struttura.
 +
 +Per ciò che riguarda la prima condizione notiamo infatti che
 +strutture completamente convettive sono completamente e
 +continuamente rimescolate. Si ha dunque l'assenza di 
 +selettive sedimentazioni gravitazionali dei diversi
 +elementi. Potremo dunque assumere strutture chimicamente omogenee
 +con composizione chimica pari a quella assunta per la nube
 +originaria.
 +
 +Un modello convettivo risulta peraltro anche indipendente da
 +$\varepsilon_g$. Per comprenderne le ragioni assumiamo
 +inizialmente, come prima approssimazione, che lungo l'intera
 +struttura il gradiente sia pari al gradiente adiabatico  di un gas
 +perfetto monoatomico $\nabla_{ad}$ = (dlogT/dlogP)$_{ad}$ =0.4. In
 +tal caso
 +\\
 +\\
 +$${\rm da } \ \ dlogT \ = \ 0.4 * dlogP \ \ {\rm si  \ ricava} \ \ T \ =
 +\ C_1 \ P^{0.4}$$
 +\\
 +\\
 +sostituendo nell'equazione di stato
 +\\
 +\\
 +$$P=\frac {k}{\mu H}\rho T \rightarrow P= C_1 \frac {k}{\mu H}\rho
 +P^{0.4} \ \ {\rm da \ cui} \ P=C_2 \rho^\gamma \ \ {\rm con \ \ 
 +\gamma = 5/3 }$$
 +\\
 +\\
 +E' questo un caso particolare di una regola generale: non appena
 +si aggiunga all'equazione di stato un'ulteriore relazione che
 +colleghi tra loro le variabili termodinamiche (nel nostro caso la
 +relazione del gradiente adiabatico) il sistema termodinamico perde
 +un grado di libertà e ognuna delle variabili di stato (P, T,
 +$\rho$) può essere espressa in funzione di solo un'altra
 +variabile. Varrà sempre, in particolare, una relazione del tipo
 +\\
 +\\
 +$$P \ = \ K \ \rho^\gamma$$
 +\\
 +\\
 +con $\gamma$ dipendente dalla assunta relazione tra le variabili.
 +Tutte le volte che l'equazione di stato è esprimibile nella
 +forma precedente prende il nome di //"equazione di stato
 +politropica"//. Si noti che se la relazione riguarda un gradiente
 +(come nel caso adiabatico) l'equazione di stato politropica
 +contiene necessariamente una costante arbitraria (condizione al
 +contorno). Fissando le derivate si fissa infatti l'andamento delle
 +variabili ma non il loro punto zero. Questo resta fissato non
 +appena si fissi il rapporto P/$\rho$ (e quindi la temperatura) in
 +un qualsiasi punto.
 +
 +Per ciò che riguarda il modello stellare omogeneo e totalmente
 +convettivo, se per esso riscriviamo le equazioni dell'equilibrio
 +si trova che nel caso di strutture politropiche
 +\\
 +\\
 +$\frac {dP(r)}{dr} = - G \frac {M_r(r) \rho (r)}{r^2} dr$
 +\\
 +\\
 +$dM_r = 4 \pi r^2 \rho dr$
 +\\
 +\\
 +$P \ = K \ \rho^\gamma$
 +\\
 +\\
 +che formano un sistema di tre equazioni nelle tre variabili
 +incognite P,$\rho$, M<sub>r</sub>, la cui risoluzione richiederà ora la
 +presenza di tre opportune condizioni al contorno. Quel che qui ci
 +interessa, è che la struttura prescinde da ogni valutazione
 +sulla generazione di energia, consentendo quindi l'integrazione
 +del modello stellare. Per tale integrazione si userà un metodo
 +del fitting, mancando delle soluzioni di prova richieste dal
 +metodo di Henyey. In genere, per ogni prefissato valore della
 +massa e della composizione chimica,  si usa determinare le tre
 +condizioni al contorno P$_c$ (pressione centrale), T$_e$
 +(temperatura efficace) e L (luminosità) per un prefissato valore
 +della temperatura centrale T$_c$, assunta a valori
 +sufficientemente bassi per escludere il passato intervento di
 +reazioni nucleari.
 +
 +Si noti come alla costante arbitraria nell'equazione di stato
 +politropico-adiabatica corrispondono infinite soluzioni del
 +modello, descritte dal calcolo al variare delle assunzioni su
 +T$_c$. Questo ci dice che finchè la struttura resta totalmente
 +convettiva dovrà necessariamente seguire il tracciato decritto
 +dai modelli politropici al progressivo innalzarsi di T$_c$.
 +
 +La stessa procedura può essere applicata nel caso generale, ove
 +si lasci cadere l'assunzione $\nabla_{ad}$ = 0.4 (ionizzazione
 +completa) in tutta la struttura e si voglia valutare il gradiente
 +superadiabatico nelle zone esterne. La presenza della relazione di
 +gradiente adiabatico  o convettivo  abbassa sempre di un grado di
 +libertà il sistema, e anche se il gradiente convettivo dipende
 +da L, per esso nelle zone esterne resta lecito assumere L=cost,
 +prescindendo dalla valutazione di $\varepsilon_g$.
 +</WRAP>
 +\\
 +----
 +\\
 +~~DISQUS~~

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