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c06:giganti_rosse_piccola_massa

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Linea 1: Linea 1:
 +====== 6.3 Giganti Rosse di piccola massa: primo "dredge up" e velocità evolutiva ======
 +
 +<WRAP justify>
 +L'evoluzione di una stella di piccola massa nella fase di Gigante
 +Rossa presenta ulteriori e rilevanti caratteristiche che meritano
 +di essere esaminate in dettaglio anche perchè se ne ricavano
 +ulteriori opportunità di possibili e talora soprendenti
 +riscontri osservativi. La Fig. 6.9 mostra l'evoluzione
 +della massa del nucleo di elio e della profondità dell'inviluppo
 +convettivo in funzione della luminosità della struttura. I dati
 +in figura mostrano come per luminosità maggiori o dell'ordine di
 +logL$\sim$ l.5 si manifesti una correlazione tra luminosità e
 +massa del nucleo di elio, largamente indipendente dai parametri
 +evolutivi della struttura. La massa del nucleo di elio fissa
 +quindi con buona approssimazione la luminosità, mentre
 +l'inviluppo governa la temperatura efficace (il raggio) della
 +struttura.
 +
 +La stessa figura mostra come la convezione dell'inviluppo
 +raggiunga alla sua massima estensione una frazione di massa M$_r
 +\sim$ 0.3, interessando dunque strati parzialmente elaborati
 +nuclearmente nel corso della combustione centrale di idrogeno che.
 +a causa della bassa dipendenza dalla temperatura della catena pp,
 +ha interessato una porzione relativamente vasta della struttura.
 +Ne segue che il rimescolamento convettivo arricchirà la
 +superficie della stella con elio prodotto dalle combustioni,
 +producendo nel contempo una discontinuità nelle abbondanze di
 +elio e di idrogeno in corrispondenza del limite inferiore
 +raggiunto dalla convezione (Fig. 6.8).
 +
 +Per la prima volta nella sua storia la stella subisce quindi un
 +"dredge up", cioè il trasporto negli strati atmosferici di
 +prodotti delle combustioni interne. Tale dredge up, oltre che a
 +portare in superficie elio, altererà anche l'abbondanza
 +superficiale di elementi secondari che, se pur coinvolti in
 +reazioni nucleari scarsamente efficienti ed energeticamente
 +trascurabili, hanno avuto il tempo nella ormai lunga storia della
 +stella di modificare lentamente la loro abbondanza originaria. Ci
 +si attende così che nelle atmosfere di giganti di piccola massa
 +si riduca l'abbondanza di $^{12}$C, orientativamente di circa il
 +30\%, e che si raddoppi $^{14}$N come conseguenza di una sia pur
 +modesta efficienza delle reazioni CNO in una vasta regione
 +interna. Lo sviluppo del dredge up è quindi un segnale di
 +evoluzione interna che raggiunge la superficie della stella dove
 +può essere rivelato ed analizzato spettroscopicamente.
 +
 +Il dredge up, creando una discontinuità nell'abbondanza di
 +idrogeno, finisce inoltre col produrre un ulteriore fenomeno
 +osservabile. La Fig. 6.9 mostra infatti come al
 +crescere in massa del nucleo di elio la convezione venga respinta
 +verso l'alto, mantenendosi in contiguità del nucleo stesso, con
 +la shell di combustione che finisce necessariamente col
 +raggiungere la zona della discontinuità. I modelli  predicono
 +che quando la shell incontra la discontinuità, la struttura
 +reagisce diminuendo leggermente la luminosità ($\Delta$logL
 +$\sim$ 0.03) per riprendere la sua regolare ascesa sul ramo delle
 +giganti dopo essersi adattata alla nuova abbondanza di idrogeno.
 +Vi è dunque un breve tratto del ramo delle giganti che viene
 +percorso in totale tre volte, e nel quale le stelle spendono
 +quindi un tempo eccezionalmente lungo rispetto ai tempi con i
 +quali vengono percorsi gli altri tratti del ramo.
 +Corrispondentemente ci si attende che ciò venga segnalato da una
 +anomala sovrabbondanza di stelle, puntualmente osservata nei
 +diagrammi osservativi degli amassi globulari (Fig. 6.10), 
 +cui viene dato il nome di //Red Giant Bump//.
 +\\
 +\\
 +{{:c06:figura06_08.jpg?450}}
 +\\
 +** Fig. 6.8 ** Andamento schematico della abbondanza di
 +idrogeno in una struttura di piccola massa dopo il primo "dredge
 +up".
 +\\
 +\\
 +{{:c06:figura06_09.jpg?450}}
 +\\
 +** Fig. 6.9 ** Evoluzione temporale della massa del
 +nucleo di He (Me) e della profondità dell'inviluppo convettivo
 +(Mce) in funzione della luminosità della struttura per alcuni
 +modelli di Gigante Rossa. I numeri tra parentesi riportano,
 +nell'ordine, la massa, il contenuto originario di elio e la
 +metallicità dei modelli 
 +\\
 +\\
 +Per portare tale problematica in forma quantitativa possiamo
 +definire
 +\\
 +\\
 +$$ \tau = \frac{\Delta t}{\Delta logL} \sim \frac {dt}{dlogL}$$
 +\\
 +\\
 +tempo "specifico" impiegato da una stella per percorrere
 +un tratto il Ramo delle Giganti, inverso di una corrispondente
 +velocità evolutiva. Dai modelli stellari si ricava, fuori dal
 +bump, log$\tau \sim$ logL.  Si può mostrare che tale
 +proporzionalità discende dall'esistenza di una relazione //massa
 +del nucleo-luminosità//. La fase in cui la shell incontra la
 +discontinuità introduce in questa regolare dipendenza un
 +temporaneo allungamento dei tempi evolutivi. I risultati dei
 +calcoli evolutivi, come riportati in Fig. 6.11, indicano
 +che luminosità e consistenza del bump dipendono dalla massa e
 +dalla composizione chimica della stella evolvente. Dai dati in
 +figura si ricava in particolare che la luminosità decresce al
 +diminuire dell'elio originale e/o all'aumentare della
 +metallicità, come peraltro si può ricavare anche dai dati in
 +Fig.6.8. La luminosità del bump decresce inoltre anche al
 +diminuire della massa.
 +\\
 +\\
 +{{:c06:figura06_10.jpg?450}}
 +\\
 +**Fig. 6.10 **  Diagramma CM dell'ammasso globulare galattico [[wp.it>47 Tucanae]], con indicato l'evidente "RG bump".
 +\\
 +\\
 +{{:c06:figura06_11.jpg?450}}
 +\\
 +** Fig. 6.11 ** Logaritmo dei tempi specifici $\tau$ in
 +funzione di logL per una Gigante Rossa di 0.8 M$_{\odot}$ per tre
 +modelli con le indicate abbondanze originali di idrogeno (X) e dÏ
 +metalli (Z). Per ogni modello sono indicati i "sovratempi"
 +prodotti dall'incontro della shell di combustione con la
 +discontinuità chimica.
 +\\
 +\\
 +Notiamo infine che una Gigante Rossa approssima ma non realizza a
 +pieno una struttura completamente convettiva. Conseguentemente è
 +quindi improprio, anche se diffuso, identificare la traccia di una
 +gigante con la relativa traccia di Hayashi. Più propriamente
 +diremo che un gigante si colloca su una isoconvettiva
 +corrispondente al limite effettivo della convezione dato dalla
 +massa del nucleo di elio. Da tali considerazioni discende anche
 +che la collocazione della traccia di gigante NON dipende dai
 +meccanismi di combustione dell'idrogeno ma solo dalle dimensioni
 +del nucleo di elio e dalle caratteristiche (massa e composizione
 +chimica) dell'inviluppo.
 +</WRAP>
 +----
 +~~DISQUS~~
  

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