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c07:06_nane_bianche

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Linea 1: Linea 1:
 +====== 7.6 Nane Bianche: la relazione massa-raggio ======
 +
 +<WRAP justify>
 +Per concludere il quadro evolutivo delle stelle di piccola massa
 +resta da esaminare con ulteriori dettagli la configurazione delle
 +strutture nella loro ultima fase di degenerazione elettronica. Da
 +un punto di vista osservativo, la prima [[wp.it>nana bianca]] venne alla
 +luce dall'evidenza dell'esistenza di un "compagno oscuro" di
 +[[wp.it>Sirio]], [[wp.it>Sirio#Sirio_B|Sirio B]].  Dai parametri di tale sistema binario si ricavava
 +per Sirio B una massa dell'ordine di 1 $M$_{\odot}$, con una
 +luminosità pari a circa 1/500 di quella solare.  Lo spettro,
 +ottenuto nel [[wp.it>1915]], rivelò peraltro una temperatura efficace
 +dell'ordine di 9000 K.  Dal bilancio tra emissività e
 +luminosità (L=4$\pi$R$^2\sigma $T$_e^4$) si dovette
 +necessariamente concludere per un raggio inferiore al 2% di
 +quello solare e corrispondentemente, per densità dell'ordine
 +almeno di 10<sup>5</sup> gr/cm<sup>3</sup>. In tali condizioni ci si attende una
 +struttura elettronicamente degenere.
 +
 +
 +La struttura di una stella //totalmente degenerata// è retta dal
 +sistema politropico (--> 5.1 e A5.1):
 +\\
 +\\
 +$$\frac{dP}{dr}  = - \frac{  GM_r \rho }{ r^2 }$$
 +\\
 +\\
 +$$\frac{dM_r}{dr}  = 4 \pi r^2 \rho$$
 +\\
 +\\
 +$$P = k \rho^\gamma.$$
 +\\
 +\\
 +ove, a differenza del caso dei gas non degeneri, ambedue
 +gli indici k ed $\gamma$ sono univocamente determinati dalla
 +condizione di degenerazione elettronica. Nel caso di degenerazione
 +non-relativistica ($\rho < 10^6$  gr/cm$^3$) si ha:
 +\\
 +\\
 +$$P = 1.0 * 10^{12} (\rho/\mu_e)^ {5/3}   $$
 +\\
 +\\
 +da cui una politropica di indice 3/2. Al crescere della
 +densità gli elettroni sono spinti a energie relativistiche. Al
 +limite relativistico (P$_e >$ m$_e c^2, \rho > 10^6 $ gr/cm$^3$)
 +risulta analogamente:
 +\\
 +\\
 +$$P = 1.2 * 10^{15} (\rho/\mu_e)^ {4/3} = {\rm politropica \ di \ indice \ 3} $$.
 +\\
 +\\
 +Dalla struttura del sistema politropico discende che  per ogni
 +fissata densità centrale $\rho_c$ resta fissata  la pressione
 +centrale e, con essa, tutta la struttura ed in particolare la
 +massa ed il raggio della stella. Ad ogni massa deve dunque
 +corrispondere una e una sola  densità centrale ed un determinato
 +raggio della struttura degenere. Ciò è una conseguenza diretta
 +del fatto che, se tutta la pressione è fornita dagli elettroni
 +degeneri,  pur se le temperature possono essere ancora elevate il
 +contributo dell'energia termica è  trascurabile.
 +\\
 +\\
 +{{:c07:figura07_17.jpg?450}}
 +\\
 +** Fig.7.17 ** La relazione teorica massa-raggio per
 +strutture elettronicamente degeneri confrontata con i dati
 +sperimentali per alcune Nane Bianche.
 +\\
 +\\
 +Nel caso di degenerazione non relativistica,  una semplice
 +valutazione di ordini di grandezza consente di valutare la
 +dipendenza di raggio e densità centrali dalla massa. Ponendo
 +infatti $\rho \sim  M/R^3$, si ha dall'equilibrio idrostatico:
 +\\
 +\\
 +$$ P \sim  \frac {GM^2}{R^4}$$
 +\\
 +\\
 +ma è  anche $P=K\rho^{5/3} \sim K M^{5/3}/R^5$, da cui
 +\\
 +\\
 +$$ R \propto M^{-1/3} \ \ \ \rm e \ anche \ \ \ \rho \propto M^2$$
 +\\
 +\\
 +//Maggiore è la massa della struttura minore deve dunque essere il
 +raggio della medesima.// Ciò discende dal fatto che al crescere
 +della massa la densità centrale necessaria per sostenere la
 +struttura cresce col quadrato della massa stessa. La soluzione
 +della politropica fornisce in effetti per il raggio di una Nana
 +Bianca di M masse solari:
 +\\
 +\\
 +$$R  \sim \frac{ 0.02 }{\mu_e^{5/3}M^{1/3}} \ \ \ R_{\odot}$$
 +\\
 +\\
 +dove $\mu_e$, [[wp.it>Massa_molecolare|peso molecolare]] medio per elettrone, è stato
 +già a suo tempo definito come la massa, in unità della massa
 +dell'idrogeno,  per  elettrone libero. Fatta eccezione per il caso
 +dell'idrogeno ($\mu_e$ = 1), che peraltro riveste scarsa
 +importanza nel quadro evolutivo che stiamo esaminando,  per tutti
 +gli altri elementi si ha $\mu_e \sim $ 2, e, in particolare, si ha
 +$\mu_e$=2 per $^{4}$He, $^{12}$C,   $^{16}$O, $^{20}$Ne.  Il  raggio di
 +una struttura degenere evoluta dipende quindi solo dalla massa, e
 +non dipende dalla composizione chimica della struttura stessa
 +nè, come si è più volte ripetuto, dal suo contenuto termico.
 +
 +La relazione precedente resta valida per M $\le$ 0.5 M$_{\odot}$.
 +Per masse superiori si raggiungono densità a cui interviene la
 +degenerazione relativistica,  che tende ad accrescere la
 +dipendenza del raggio dalla massa. La Fig. **7.17**  mostra
 +come queste previsioni teoriche siano ben confortate dai dati
 +sperimentali per alcune nane bianche appartenenti a sistemi binari,
 +confortando, in ultima analisi, le correnti valutazioni teoriche
 +sulle proprietà della materia degenere.
 +
 +Un'indipendente indicazione osservativa sul rapporto M/R nelle
 +nane bianche è fornita dallo spostamento delle righe spettrali
 +(redshift) causato dal forte campo gravitazionale, in accordo con
 +le prescrizioni della relatività generale. Per un fotone di
 +energia h$\nu_0$ emesso alla superficie di una stella di massa M e
 +raggio R, che raggiunga un osservatore all'infinito potremo
 +infatti porre
 +\\
 +\\
 +$$h\nu = h\nu_0 - \frac {GM}{R}\frac {h\nu_0}{c^2}$$
 +\\
 +\\
 +dove il secondo termine al secondo membro rappresenta il
 +lavoro del campo gravitazionale delle stella. Se ne ricava
 +immediatamente
 +\\
 +\\
 +$$\frac{\nu_0 - \nu}{\nu_0}= \frac {GM}{Rc^2}$$
 +\\
 +\\
 +Tale redshift, trascurabile in strutture stellari normali, diviene
 +oservabile nelle nane bianche a causa della grande gravità superficiale.
 +Viene sovente riportato sotto forma di //Effetto Doppler
 +Equivalente// ponendo $\Delta \lambda/\lambda = v/c$, da cui
 +\\
 +\\
 +$$v=0.64 \frac {M}{R}  \ \ \ {\rm km/sec}$$
 +\\
 +\\
 +dove M e R sono in unità solari. Per le due Nane Bianche Sirio B
 +e [[wp.it>Keid#Keid_B|Keid B]] (chiamate rispettivamente "CMa B" e "40 Eri B" nella [[wp.it>Nomenclatura di Flamsteed]]) si ottiene così v = 92 ± 8 km/sec e 22 ± 1.4 km/sec.
 +\\
 +\\
 +{{:c07:figura07_18.jpg?450}}
 +\\
 +** Fig. 7.18** Andamento con il tempo della luminosità
 +di un modello di Nana Bianca di CO,  0.6 M$_{\odot}$. Nelle linee
 +a tratti è trascurato il calore di cristallizzazione. Caso A:
 +inviluppo di 1.5 10$^{-4}$ M$_{\odot}$ di H; caso B: inviluppo di
 +0.016 M$_{\odot}$ di He. Il tempo t è in anni.
 +\\
 +\\
 +Da un punto di vista generale, asserire che per ogni prefissata
 +massa una Nana Bianca ha un raggio fissato, indipendentemente da
 +ogni assunzione su temperatura e luminosità, significa indicare
 +che la Nana si comporta come un corpo solido, quali - per fornire
 +un'immagine- una sfera di metallo o un [[wp.it>mattone]]. Tale corpo,
 +formatosi  da materia ad altissime temperatura, perderà energia
 +irraggiando dalla sua superficie come  un corpo nero, a spese
 +dell'energia degli ioni, essendo ormai gli elettroni nel loro
 +stato di minima energia compatibile con la loro natura di
 +[[wp.it>fermioni]]. La struttura percorrerà quindi nel diagramma HR una
 +sequenza a raggio costante (L $\propto$ T$_e^4$) dissipando prima
 +l'energia di agitazione termica degli ioni e poi anche il calore
 +di cristallizazione degli stessi, destinata a raffreddarsi sino a
 +porsi in equilibrio con il fondo cosmico dell'Universo o, più in
 +generale, con il campo di radiazione locale.
 +
 +All'inizio del raffreddamento la velocità con la quale decresce
 +la luminosità è molto alta, perchè corrispondentemente alte
 +sono le perdite per irraggiamento. Al diminuire della luminosità
 +decresce anche la temperatura efficace e con questa diminuiscono
 +anche le perdite di energia, e i tempi evolutivi si allungano
 +corrispondentemente. La Fig. **7.18** riporta un esempio
 +dell'andamento temporale della luminosità di un modello di Nana
 +Bianca lungo la sua sequenza di raffreddamento, mostrando il
 +rallentamento portato dal contributo del calore di
 +cristallizzazione. Si noti come i tempi di raffreddamento
 +dipendono anche dalle dimensioni e dalla composizione di sia pur
 +tenui inviluppi residui, sia per il possibile contributo
 +energetico di combustioni superficiali di idrogeno, sia perchè
 +l'opacità degli inviluppi governa la temperatura efficace e,
 +quindi, le perdite di energie della struttura.
 +
 +La figura mostra come i tempi di raffreddamento possano
 +raggiungere e superare i 10<sup>10</sup> anni: ci si attende di
 +conseguenza che anche negli ammassi stellari più antichi, quali
 +gli [[wp.it>ammassi globulari]], le prime Nane formatesi non abbiano ancora
 +terminato il loro raffreddamento, marcando quindi con la loro
 +luminosità il tempo della loro formazione. La
 +**Fig. 7.19** mostra la l'andamento nel diagramma HR di
 +sequenze di egual raggio calcolate per varie masse, poste a
 +confronto con la distribuzione osservata per un campione di Nane
 +Bianche di campo.
 +\\
 +{{:c07:figura07_19.jpg?450}}
 +\\
 +\\
 +**Fig. 7.19**  Sequenze teoriche di raffreddamento di
 +Nane Bianche ($\mu_e = 2$) per vari valori della massa. Per
 +confronto sono riportate alcune linee R=cost ed è indicata la
 +collocazione di una Sequenza Principale. I cerchietti aperti
 +mostrano la collocazione di alcuni nuclei di Nebulosa Planetaria,
 +progenitori di Nane Bianche a minor temperatura efficace. 
 +\\
 +\\
 +
 +Per concludere ricordiamo come le densità in  una Nana Bianca
 +restino fissata una volta fissata massa e $\mu_e$. Il numero di
 +particelle per unità di volume sarà peraltro inversamente
 +proporzionale alla massa delle medesime. Poichè ogni ione
 +possiede una energia $\propto$ kT, ne segue, ad esempio, che una
 +Nana Bianca di He avrà - a parità di temperature - un
 +contenuto termico molto maggiore di una Nana di CO e,
 +corrispondentemente, tempi di raffreddamento più lunghi.
 +</WRAP>
 +----
 +~~DISQUS~~
  

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