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c10:wesenheit

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Linea 1: Linea 1:
 +====== A10.3 Relazioni Periodo-Mk. Indici di Wesenheit ======
  
 +<WRAP justify>
 +L'osservazione infrarossa di campioni di RR Lyrae in Ammassi
 +Globulari galattici ha portato alla luce una serie di interessanti
 +caratteristiche che hanno stimolato un crescente uso delle
 +magnitudini nella banda K, che copre l'intervallo di lunghezze
 +d'onda 2.0-2.5 [[wp.it>micron|micrometri]]. Nel seguito faremo riferimento a tale
 +problematica, avvisando peraltro che quanto andremo esponendo
 +trova del tutto analoghe applicazioni  anche nel campo delle
 +variabili Cefeidi.
 +
 +Una prima caratteristica è che in tale banda l'ampiezza delle
 +curve di luce risulta estremamente ridotta, e le magnitudini medie
 +corrispondono senza ambiguità alle magnitudini statiche. Molto
 +più importante è l'osservazione che// in tale banda si manifesta
 +una relazione Periodo-Magnitudine che, osservativamente, pare non
 +dipendere dalla metallicità degli ammassi// e, quindi, dal preciso
 +livello di luminosità del Ramo Orizzontale. La teoria predice
 +infatti che tale luminosità debba leggermente decrescere al
 +crescere della metallicità, diminuendo di circa 
 +$\Delta$logL $\sim$ 0.07 ($\Delta$ M $\sim$ 0.17 mag) 
 +passando da Z=0.0001 a Z=0.001.
 +
 +L'indagine teorica dà ragione di un tale accadimento, fornendone
 +una semplice chiave interpretativa. Per illustrare il differente
 +comportamento nelle varie bande la Fig. 10.15 riporta
 +nel pannello superiore l'attesa distribuzione di periodi per
 +strutture distribuite lungo la strip a tre assunte  diversi
 +livelli di luminosità. Come atteso, le magnitudini visuali
 +seguono i livelli di luminosità, con solo leggere variazioni
 +collegate anche a piccole variazioni della correzione bolometrica
 +e alla differenza tra magnitudini medie e magnitudini statiche.
 +Questo perché la quantità di radiazione raccolta dalla banda V
 +dipende solo debolmente dalla temperatura delle strutture,
 +temperatura che -per ogni prefissato livello di luminosità- va
 +decrescendo dai periodi minori (FOBE) verso il massimo periodo,
 +raggiunto al FRE.
 +
 +Il pannello inferiore della stessa figura mostra la distribuzione
 +delle medesime strutture nella banda K. Facendo riferimento ad un
 +qualunque  livello di luminosità, ora si nota che al diminuire
 +della temperatura aumenta sensibilmente la radiazione raccolta
 +dalla banda K e. conseguentemente, per ogni prefissato livello di
 +luminosità si genera una relazione Periodo-Magnitudine K.
 +Inoltre, l'esistenza di una tale relazione fa anche sì che
 +all'aumentare del livello di luminosità, il corrispondente
 +aumento del periodo riporta il punto del piano $logP-Mk$ verso la
 +relazione caratteristica delle minori luminosità. La conseguenza
 +è che nel piano $logP-Mv$, un'incertezza $\pm$ 0.1 in logL, per
 +ogni prefissato periodo si traduce in un incertezza di $\sim$ 0.25
 +mag in Mv. Dal pannello inferiore della Fig. 10.15 si
 +ricava che nel piano $logP-Mk$ la stessa incertezza sul livello di
 +luminosità bolometrica delle strutture pulsanti si traduce in un
 +incertezza di $\sim$0.07 mag su Mk.
 +\\
 +\\
 +{{:c10:fig10_a04.jpg?500}}
 +\\
 +**Fig. 10.15** Pannello superiore: La distribuzione nel
 +piano $logP-Mv$ di strutture  di HB distribuite lungo la strip ai
 +tre indicati livelli di luminosità . Pannello inferiore: Come
 +nel pannello superiore ma per il piano $logP-Mk$
 +\\
 +\\
 +Se ne trae che anche accettando  un'incertezza $\Delta$logL = 0.1
 +sulle valutazioni teoriche della luminosità dei Rami
 +Orizzontali, quindi ben superiore a quanto oggi si ritenga
 +($\Delta$ logL$\sim \pm$ 0.03), l'osservazione in banda K delle RR
 +Lyrae consente di fissare il modulo di distanza di un ammasso
 +entro $\pm$ 0.07 mag. Per ciò che riguarda l'effetto di
 +metallicità è immediato ricavare che una variazione di
 +$\Delta$logL = 0.07 si traduce nel piano $logP-Mk$ in una
 +dispersione delle magnitudini K pari a $\pm$0.025 mag, confortando
 +di fatto la pratica indipendenza dalla metallicità.
 +
 +//L'adozione della banda K agisce  quindi nel senso di rompere la
 +degenerazione tra periodi e magnitudini, associando ad ogni
 +periodo solo un ristretto intervallo di magnitudini.// Analogo
 +effetto ha, peraltro per tutt'altri motivi, l'adozione degli
 +indici "reddening free" definiti a suo tempo da  Wesenheit come
 +utili parametri osservativi indipendenti dall'[[wp.it>arrossamento]]
 +interstellare. Ricordando, ad esempio, che per l'estinzione nella
 +banda V sussiste la relazione
 +\\
 +\\
 +$$ A_V = 3.10 E(B-V)$$
 +\\
 +\\
 +si riconosce che per la funzione di Wesenheit
 +$$W(B,V) = V-3.1(B-V)= V_0-3.10(B-V)_0$$
 +\\
 +\\
 +E' infatti
 +\\
 +\\
 +$$V-3.10(B-V)= V_0 +A_v -3.10(B-V)_0 -3.10E(B-V) $$
 +\\
 +\\
 +da cui si ha subito il precedente enunciato. Indici di
 +Wesenheit possono essere definiti per qualunque coppia di bande
 +fotometriche e, ad esempio, per le bande V,I si ha
 +\\
 +\\
 +$$W(V,I) = V-2.54E(V-I)$$
 +\\
 +\\
 +Questa volta la degenerazione viene rotta perché per una
 +popolazione di pulsatori che riempia la strip a V$\sim$ cost W
 +decresce al crescere di (B-V) dal FOBE al FRE, creando una
 +relazione logP(W).  Si hanno in definitiva risultati del tutto
 +analoghi a quelli discussi per la banda K, con quindi analoghe
 +applicazioni osservative.
 +\\
 +----
 +</WRAP>
 +~~DISQUS~~

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