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c11:modelli_di_evoluzione_galattica

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Linea 1: Linea 1:
 +====== 11.5 Modelli di evoluzione galattica ======
 +
 +<WRAP justify>
 +L'esplosione di SN è il meccanismo fondamentale che contribuisce
 +nel tempo all'arricchimento del gas interstellare con gli
 +elementi pesanti sintetizzati  dall'evoluzione delle
 +strutture stellari prima e infine dalla nucleosintesi esplosiva. La
 +valutazione della quantità di tali elementi al variare della
 +massa e della composizione chimica originaria delle strutture
 +stesse è l'ingrediente fondamentale per indagare l'evoluzione
 +temporale della composizione nucleare della materia nella nostra
 +come nelle altre galassie. Senza entrare in dettagli, ricordiamo
 +qui a titolo orientativo che le SNIa dovrebbero portare il maggior
 +contributo alla produzione di Fe, mentre le SNII arricchirebbero
 +la materia interstellare essenzialmente di O.
 +
 +Abbiamo già visto come a questo si aggiungano anche altri
 +meccanismi, quale la materia elaborata ed eiettata nell'esplosione
 +delle Novae. Aggiungiamo ora  che  un ulteriore e non tracurabile
 +contributo è  fornito dalla perdita di massa da parte di stelle
 +di massa piccola o intermedia in fase  in fase di AGB. Stante il
 +loro grande numero, è stato infatti valutato che  le
 +strutture di AGB restituiscono al mezzo interstellare più
 +materia di quanto non facciano in un egual periodo di tempo le
 +SN. La valutazione di un tale contributo dovrebbe risultare quindi
 +importante quando si consideri l'evoluzione temporale di elementi
 +quali C, N, O o elementi "s".
 +
 +Nella sua accezione più generale un modello di evoluzione
 +chimica della Galassia, o di una qualsiasi galassia, fa uso di
 +tali informazioni integrandole con opportune assunzioni
 +sull'andamento temporale della formazione stellare per ricavare
 +l'evoluzione temporale della composizione chimica del gas
 +interstellare e, da qui, due diversi osservabili:
 +
 +
 +  - la composizione chimica del gas interstellare al tempo presente, in generale con particolare riguardo ad uno o più selezionati componenti.
 +  -la distribuzione delle relative composizioni chimiche "fossili" testimoniata nelle atmosfere delle stelle della varie generazioni che sono sopravvissute sino al tempo presente.
 +
 +
 +Tali modelli galatici costituiscono un affascinante e complesso
 +capitolo della moderna astrofisica che qui non può essere
 +compiutamente sviluppato. Ci limiteremo ad illustrare un modello
 +estremamente semplificato che, nonostante la sua palese
 +inadeguatezza, può essere riguardato come un'utile
 +"approssimazione zero" della problematica, suscettibile di
 +progressivi perfezionamenti e in grado di porre in luce il ruolo
 +di alcuni ingredienti.
 +\\
 +\\
 +{{:c11:fig11_09.jpg?500}}
 +\\
 +** Fig. 11.9** Produzione di elementi (in frazioni di
 +massa stellare) per stelle di varie masse. La regione a tratti
 +indica la porzione di struttura "congelata" sotto forma di stelle
 +degeneri o collassate.
 +\\
 +\\
 +Come esemplificato in Fig. 11.9 assumeremo di
 +conoscere la produzione di elementi pesanti al variare della massa
 +stellare, assumendo nel contempo che tale produzione // non
 +dipenda dalla composizione originaria delle strutture.// Per ogni
 +assunta generazione stellare e per ogni assunta IMF (Initial Mass
 +Function) resta evidentemente fissato il rapporto  (//"yield"//)
 +tra la massa che viene restituita al mezzo interstellare sotto
 +forma di elementi pesanti e la massa che viene "congelata" in
 +stelle a lunga sopravvivenza che resteranno a testimoniare nel
 +tempo la presenza di quella generazione. Assumeremo anche che la
 +IMF //rimanga la stessa per tutte le generazioni stellari.//
 +
 +Se assumiamo anche che la massa andata in stelle //rimanga
 +sempre trascurabile rispetto alla massa del gas interstellare//,
 +la metallicita del gas resterà in ogni tempo proporzionale
 +alla massa di elementi pesanti in esso riversati. Ma, nelle
 +condizioni poste, sarà allora anche proporzionale alla alla
 +massa delle stelle a lunga vita che si sono formate prima che il
 +gas raggiungesse una prefissata metallicità. Da queste semplici
 +considerazioni traiamo dunque che per ogni prefissata
 +metallicità deve esistere una relazione di diretta
 +proporzionalità tra la metallicitò e il numero di
 +stelle con metallicità minore di quella prefissata.Tale
 +risultato viene sovebte rappresentato tramite l'andamento della
 +variabile cumulativa S/S$_0$ che rappresenta per ogni campione di
 +S$_0$ stelle, la frazione di stelle che abbiano metallicità
 +inferiore ad ogni assunto Z (Fig. 11.10).
 +
 +
 +In forma quantitativa siano M la massa del gas, - dM la massa di gas
 +andata in stelle in un episodio di formazione stellare, dM$_S$ la
 +massa di stelle ancora sopravviventi  e dM$_Z$ la corrispondente
 +massa restituita al gas sotto forma di elementi pesanti. Nelle
 +assunzioni del modello //semplice, a riciclaggio istantaneo e
 +consumo trascurabile di gas//
 +\\
 +\\
 +$$dM_Z \propto dM_S \propto dM$$
 +\\
 +\\
 +e potremo porre dM$_Z$ = k dM, da cui il contributo a Z di
 +ogni generazione stellare
 +\\
 +\\
 +$$dZ = \frac {dM_Z}{M} = - k \frac {dM}{M}$$
 +da cui, partendo dal gas cosmologico privo di metalli
 +\\
 +\\
 +$$Z=  ln {M_0} - ln  {M} \ \ \sim \frac {M-M_0}{M_0} \ \ \ {\rm per \ M \rightarrow M_0}$$
 +
 +dove M$_0$ è la massa iniziale di gas. Nel caso di consumo
 +trascurabile di gas la metallicità risulta dunque, come atteso,
 +proporzionale alla massa di gas andat in stelle e quindi anche al
 +numero di stelle ancora sopravviventi.
 +
 +Si noti che tale derivazione assume implicitamente un continuo e
 +regolare processo di formazione stellare. Nelle assunzioni fatte, ad un //burst// di
 +formazione stellare corrisponderebbe un salto $\Delta$Z con la
 +contemporanea assenza di stelle in quell'intervallo di
 +metallicità.
 +\\
 +\\
 +{{:c11:fig11_10.jpg?500}}
 +\\
 +**Fig. 11.10** Distribuzione cumulativa S/S$_0$ con
 +abbondanza metallica non superiore a Z, al variare di Z/Z$_0$. La linea
 +a tratti riporta le previsioni del modello semplice con consumo
 +trascurabile di gas. Le curve continue simili previsioni ma al
 +variare della frazione di massa del gas rimasta all'epoca Z$_0$.
 +
 +Il modello semplice che abbiamo descritto rappresenta un punto di
 +riferimento che può essere perfezionato introducendo assunzioni
 +adeguate, quale ad esempio l'intervento ritardato delle SNIa.
 +Modelli cosi perfezionati sono chiamati a rendere ragione dellae
 +abbondanze  chimiche osservate nella nostra come nelle altre
 +galassie. Tra i vari problemi ricordiamo qui solamente
 +l'interessante evidenza secondo la quale nella nostra Galassia le
 +stelle povere di metalli mostrano di avere una chiara
 +sovrabbondanza di elementi multipli $\alpha$ (C, O, Mg, Si, Ca,
 +Ti) rispetto al Fe. E' stato suggerito che ciò sia la
 +conseguenza del ritardato intervento delle SNIa, produttrici di
 +Fe, rispetto alla rapida sintesi di elementi $\alpha$ nelle SNII.
 +</WRAP>
 +----
 +~~DISQUS~~
  

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